La mamma di un ragazzo spinto al suicidio dall'omofobia scrive a Pio e Amedeo


Se Adinolfi e Salvini elogiano Pio e Amedeo per il loro invito ad usare termini offensivi nei confronti di gay e persone di colore, ben diversa è l'opinione di Teresa Manes. Nel novembre 2012, suo figlio si è tolto la vita perché vittima di quelle parole che i due comici difendono, proclamandosi maschi eterosessuali di pelle bianca che pretendono di dire alle minoranze discriminate come si dovrebbero sentire davanti alle offese.
Il figlio di Teresa era Andrea Spezzacatena, balzato alle cronache come il “ragazzo dai pantaloni rosa”. Davanti alle immagini di Pio e Amedeo, sua mamma non ha saputo trattenere l'orrore per quanto visto e ha deciso di scrivere una lettera a Pio e Amedeo in cui mostrava loro alcuni dei messaggi che riceveva suo figlio:



Chissà se Pio e Amadeo capiranno che le parole uccidono anche se fanno felice Adinolfi o un qualche populista indagato per sequestro di persona.
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