La priorità della Lega? Punire le volontarie che hanno realizzato cappellini ranbow per i bimbi prematuri
La Lega di Matteo Salvini si è ormai trasformata in una cassa di risonanza per il fondamentalismo organizzato. Ed è così che la priorità consigliere leghista lombardo Max Bastoni non è quella di occuparsi dei fallimenti regionali nella gestione della pandemia, ma di riprendere la polemica del partito di Adinolfi contro i berretti rainbow che alcune volontarie hanno realizzato per i bambini nati prematuri all'ospedale Niguarda di Milano.
Quei berrettini sono stati realizzati dall'associazione Cuore di maglia e l’iniziativa è stata accolta con favore dalla Associazione Amici della Neonatologia. Si tratta di uno dei tanti cappelli a tema che le volontarie hanno voluto donare ai bimbi ricoverati nei reparti di terapia intensiva, necessari al minore come protezione.
Ma a Max Bastoni e ai suoi colleghi della Lega non va bene e chiedono che le volontarie siano punite. Tanto chissà, magari il leghista Fontana avrà un cognato da cui potrà comprare dei costosi cappellini una volta che le volontarie saranno cacciate perché non omofobe.
Il leghista Bastoni parla di «vergogna» e «propaganda infetta negli ospedali», di fatto sostenendo che la tolleranza sarebbe una malattia che lui tema possa contagiare un elettorato che ad oggi lo ripaga per il suo disprezzo verso interi gruppi sociali. E scrive:
Nel reparto di Neonatologia dell’Ospedale Niguarda di Milano lunedì 17 maggio si è celebrata la giornata internazionale contro l'omobitransfobia e per l'occasione i piccolissimi pazienti hanno indossato delle cuffiette arcobaleno. I berretti arcobaleno sono stati realizzati dalle volontarie di Cuore di maglia. Chi le abbia autorizzate è oggetto di una mia richiesta di chiarimento alla Direzione Sanitaria del Niguarda.
Insomma, l'ospedale dovrà perdere tempo a stare dietro alle richieste di un leghista a cui i cappelli arcobaleno danno fastidio. Stupidi noi a pensare che in tempo di pandemia gli ospedali abbiano altre priorità, non certo compiacere la campagna omofoba di un partito che si dice infastidito dal rispetto.
Il leghista Bastioni risulta tra gli autori delle dichiarazioni omofobe denunciate da Fedez e tra gli irresponsabili che hanno creato assembramenti per lo scudetto dell'Inter.
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