Nella piazza pro-crimini d'odio di Salvini e Pillon, anche chi leggeva il Levitico contro i gay


È Open ad aver raccolto le voci degli intolleranti che erano in piazza insieme a Salvini e a Pillon per chiedere la «libertà» di discriminare, odiare e commettere reati d'odio. Come previdedibile, pare che molti di loro fossero lì senza manco aver letto il ddl Zan visto che hanno orgogliosamente dichiarato che erano lì perché temevano di non poter più «chiamare mamma o papà» o di non poter più dire di essere «contrari ad adozioni gay o utero in affitto». Ossia protestavano per cose che non hanno nulla a che fare con il ddl Zan (anche se Pillon le spergiurava anche ieri per incoraggiare i fondamentalisti a partecipare). Ed è forse questo il motivo per cui gli organizzatori cercavano di impedire che i manifestanti potessero esprimere le loro opinioni.
Una tizia ha detto che lei non potrà più essere chiamata mamma, un altro ha sostenuto che i rapporti uomo-uomo e donna-donna sarebbero «illegittimi e sbagliati perché contro natura». Oltre a chi ripeteva gli slogan dell'estrema destra dicendo che i giudici potranno ritenere discriminatorio chi vuole impedire la dignità delle famiglie altrui, c'è anche chi si è presentato in piazza con una Bibbia per leggere il Levitico.

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