Oltre il ridicolo. Pillon si fa difendere da Gandolfini sul giornaletto che finanziò il loro congresso di Verona


Pare una barzelletta. Il senatore Simone Pillon ha chiesto al neocatecumenale Gandolfini, ossia al suo capo, di di difenderlo sulle paginette del quotidiano di propaganda populista che quel loro congresso di Verona in cui fu dato spazio anche ad un prete ortodosso che giustificava i martiti ch epicchiano le donne. E l'assurda tesi sostenuta da Gandolfini è che «la scienza dà ragione a Pillon».
Il riferimento è alla dichiarazione in cui Pillon tentava di sostenere che la femmina fosse «naturalmente» predisposta all'accudimento del maschio e che secoli di cultura patriarcale non influirebbero. E l'articolo di Gandolfini è un po' ridicolo mentre se ne esce dicendo che lui non accetterà mai di riconoscere l'identità di genere perché lui sostiene che sia più importante guardare i genitali o gli ordini, affermando che la scienza sancirebbe che quegli ormoni ormoni rendano il maschio «aggressivo, violento e alla ricerca di rapide soddisfazioni», mentre nella donna causerebbero «delicatezza, tenerezza e accudimento».
Nel suo messaggio, Pillon pare Salvini mente si affretta a usare i suoi figli a fini di propaganda, iniziando a dire che lui è un papà che avrebbe due figlie e un figlio. Un po' poco, per un neocatecumenale che trascorre le sue giornate a parlare di penetrazioni vaginali e di concepimenti! Ovviamente insulta chi chi contesta, dice che chi lo contesta non avrebbe capito nulla e piagnucola che lui voleva solo scrivete una qualche cazzata che gli permettesse di inveire contro il ddl Zan. Poi procede a quel solito processo di auto-martirio che tanto piace alle destre populiste, sancendo che lui avrebbe ragione perché lo dice quello che gli ha procurato la poltrona.

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