Ora Adinolfi si vanta con i suoi seguaci per il suo costante bullismo contro i gay

Mario Adinolfi è insopportabile mentre tenta di insegnare ai bambini come si fa bullismo. Secondo uno schema già visto, prima vomita insulti e offese gratuite, poi si lamenta con i suoi proseliti che i gay sarebbero cattivi perché si offendono quando li insulti e li molesti quotidianamente.
Come era consuetudine dei fascisti, ama anche sostenere che tutti i gay del mondo debbano rispondere di cosa dicono i singoli. Un po' come se chiedessimo conto adAdinolfi per gli stupri compiuti da quel prete pedofilo che era stato invitato tra le autorità al suo congresso leghista.

Che il suo scritto sia finalizzato a incitare odio lo si evince già dall'aberrante titolo: "Dialogo con un fascioarcobaleno". Al solito, il signorino pare provare piacere a paragonar ei gay ai fascisti perché sa che si offendono. Poi, proponendo quel suo racconto della storia che lui sostiene girerebbe interamente attorno a lui, scrive:

A seguito del mio editoriale di ieri su Veleno e la tremenda vicenda dei cosiddetti “diavoli della Bassa modenese” s’è scatenata l’inevitabile e quotidiana aggressione del mondo Lgbt davanti alle palesi evidenze che ho raccontato, per via dei legami ovvi della triste storia di Massa finalese con ciò che di analogo è poi accaduto a Bibbiano. Curioso che gli esponenti della nota lobby intervenuti a contestare il pezzo abbiano usato tutti lo stesso schema mentale: depurato da parolacce e insulti, lo schema prevede affermare che quanto ho scritto sia “falso” senza indicare mai neanche un passaggio in cui contestare con fatti diversi e concreti l’eventuale falsità. Mai un’argomentazione, mai una controdeduzione, mai l’indicazione precisa di un passaggio del mio articolo che sarebbe concretamente privo di verità. La cosa non mi agita, subisco questo tipo di trattamento da quando uscì Voglio la mamma, ormai più di sette anni fa: il libro fu ferocemente contestato è considerato “menzognero” senza che mai una riga o un dato potessero essere smentiti o davvero sbugiardati.

A dirlo è lui, visto che in tanti osservarono addirittura dei virgolettati che vennero tagloiari per cambiargli in significato. Ma lui preferisce sostenere insistentemente ch ei gay sono cattivi e che lui è un povero omofobo che verrebbe perseguitato solo perché vuole togliere di5ritti al altre persone e garantire impunità a chi le picchia:

Si prese allora a cercare di colpire la persona (sette anni di quotidiani insulti e minacce non sono agevolissimi da sopportare, ma così è andata, basta scorrere le mie timeline sui social) per provare così a delegittimare i contenuti che questa persona accumulava pubblicando libri, articoli di giornale, interviste, interventi radiofonici e televisivi.

A quel punto, inizia a diffamare una persona di cui non fa il nome (sia mai che possa essere querelato per diffamazione aggravata) e scrive:

Per semplice e più chiara modalità di comprensione di quel che scrivo riporterò ora un tipico dialogo da social. Protagonista è un noto professionista romano, molto benestante, orgogliosamente omosessuale con tanto di glorificazione giornalistica delle sue pratiche plurime di utero in affitto svolte in Nord America, ripetuti tentativi di proclamarsi anche “cattolico” con personalità note che si dichiarano sue amiche, autore della strepitosa massima rivolta in tv alla mia amica Costanza Miriano che chiedeva dove fosse la mamma dei suoi figli: “La mamma? La mamma non esiste. La mamma è un concetto antropologico”.
Ecco, questo meraviglioso soggetto lascerà una cinquantina di commenti al mese sotto i miei scritti pubblicati sul mio profilo Facebook, che frequenta solitamente per insultare i miei amici del Popolo della Famiglia. Ieri ha deciso di prendersela direttamente con me e questo è il dialogo che ne è derivato. Useremo le nostre iniziali per ricostruire testualmente il dialogo, errori di battitura inclusi, capirete perché sono importanti. Lui è DDG, io MA. Lui commenta il mio articolo su Veleno e Bibbiano.

A quel punto pare vantarsi del suo atteggiamento violenti, mostrando come lui si diverta a urlare insulti ai gay e infarcire ogni frase di offese:

DDG: Falsità e menzogne. Ho segnalato il post a Facebook e spero ti blocchino.
MA: Avete la bava alla bocca, non sapete argomentare, vi rimane solo sto tic da fascisti di silenziare l’avversario. Siete alla frutta e sull’orlo di una crisi di nervi.
DDG: Vediamo se facebook considererà fascista unnpostbpieno di menzogne o chi fa una civile richiesta di riconoscimento di una menzogna.
DDG: La bava alla nmbocca ce l'hai tu che vedi il tuo mondo sgretolarsi, pure la Cei comincia a dire che una legge va fatta (anche se diversa da quellanattuale). Ti stanno sfanc.....o tutti ormai. E lo sai. E per questo invece di usare la politica di cui qualche volta ti riempi la bocca a sproposito (Moro, ecc) usi le buglie, il livore, la rabbia. Tu hai la bava alla bocca e la legge Zan non ti metterà mai in carcere ma farà l'unica cosa che temi veramente: non ti si filerà più nessuno. Come accaduto per le unioni civili, ormai parte della cultura di questo paese e come accadrà con il matrimonio igualitario, il paese ha capito ed imparato e non asxolta più i profetindi sventure come voi. Rassegnati, Mario, sei sempre stato inutile (politicamente) e lo sarai dempre di più.
MA: Si nota da come scrivi che sei nel panico. Accavalli le lettere, la sintassi è confusa, usi palesi illogicità: se non mi si fila nessuno perché ogni giorno sei qui? Soprattutto, perché sei tu da me e mai ma proprio mai io da te? Se è vero che ci hanno “sfanculato” tutti perché non ti godi in tranquillità la tua vittoria? La verità è che sai che questa nostra resistenza incide e allora ogni giorno provi a dire “Adinolfi scrive menzogne” (o peggio) senza dire mai quali siano ‘ste menzogne. Anzi, poiché sai bene che sono verità, chiedi a Facebook di oscurarle, di bloccare il profilo, di silenziarmi. Che bisogno avresti di farlo se fossero vere le tue premesse? Se dicessi che l’asino vola e lo dicessi nel discredito generale, che utilità ci sarebbe nel chiedere il silenziamento? E perché io non lo faccio mai nei tuoi confronti, anzi ti accolgo a casa mia lasciandoti ricoprire la mia bacheca di insulti? Accendi il cervello e asciugati la bava. Può essere il primo passo di un ragionamento almeno minimamente logico.

Insomma, Adinolfi si è pubblicamente vantato di averlo insultato e pare compiacersi i come i suoi quotidiani attacchi ai gay e le sue molteplici menzogne li stiano portando all'esasperazione. E poi, continuando a fare bullismo, aizza i suoi neri seguiaci deridendo la vittima delle sue molestie e sostenendo che Dio sarebbe con lui perché lui dice che Dio sarebbe malvagio:

Attendo ora con serenità il blocco del mio profilo Facebook promesso dal fascioarcobaleno sopra ritratto e mi chiedo: ma se mi chiudono il profilo, poi come trascorrerà le sue giornate? Nel caso, ci si vede in giro. E, tranquilli: stanno così brutalmente infuriati perché Davide sta per abbattere Golia. Le persone non sopportano più la loro cieca prepotenza. Stiamo vincendo, allora forza, in battaglia.
A noi la battaglia, a Dio la vittoria.

Insopportabile.


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