Pillon insulta la prima atleta trans qualificata alle Olimpiadi definendola «signore di mezza»


Il leghista Pillon è un signore di mezza età che nel suo curriculum diceva di fare il catechista. Poi ha conosciuto Gandolfini, si è offerto di perseguitare i ragazzini gay ed ha ottenuto uno strapagato posto da senatore nonostante a Sesto San Giovanni gli elettori avessero preferito altre persone. Ed è qui che Salvini è entrato a gamba tesa facendo eleggere altrove chi gli avrebbe soffiato quel posto.
Da settimane il senatore passa le sue strapagate giornate a confezionare messaggini populistici che incitino alla discriminazione, quest'oggi prendendosela con le atlete trans. Dalla sua pagina Facebook, è definendo «signore di mezza» un'atleta donna che scrive:

Cari amici buongiorno. Oggi raccontiamo la storia di Laurel Hubbard. Questo signore di mezza età si chiamava Gavin e da ragazzino aveva la passione per il sollevamento pesi. Si era classificato primo in un concorso junior nel 1998, ma poi non aveva più vinto un bel niente.

Non pare strano, dato che una donna che gareggia con degli uomini nel sollevamento pesi è svantaggiata. Ma il leghista preferisce raccontare una sua teoria ben più populista, ovviamente condendola con le solite offese gratuite che ama regalare ai suoi seguaci:

Nel 2012 la svolta: dopo aver deciso di diventare donna, ha cominciato a gareggiare nelle competizioni femminili. A quel punto è diventato campione di tutto: Australian open, Pacific games, Oceania e Commonwealth championship, etc etc. Ora ci tengono a far sapere che rappresenterà la Nuova Zelanda nelle gare femminili delle prossime olimpiadi di Tokyo.
Ovviamente si tace delle proteste per slealtà (transfobiche?) sollevate dalle atlete australiane, della Samoa e della stessa Nuova Zelanda che si sono viste battute e sconfitte dai muscoli maschili di Gavin-Laurel.

Sostenendo che il ddl Zan abbia a che fare con i regolamenti Olimpici che sono in vigore da dieci anni, conclude il suo sproloqui affermando:

Una cosa del genere accadrà presto anche in Italia, a meno che non riusciamo a bloccare la follia del #ddlzan Altro che diritti LGBT+. Questa è una vergogna.
Rispetto per tutti, ma maschi gareggino coi maschi, e le femmine con le femmine, indipendentemente dalla loro "autopercezione".

Bhe, uno che definisce «signore di mezza» un'atleta donna non pare avere «rispetto per tutti», anche se ormai pare che i leghisti antepongano quella frasetta ad ogni loro più efferato attacco alla dignità umana...
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