Sara Reho paragona l'educazione al rispetto al nazismo. Plaude il leghista Binelli


Sara Reho è tonata ad attaccare i bambini lgbt, chiedendo che chi ha avuto la sfortuna di nascere con genitori omofobia sia costretto a subire inumava violenze psicologiche dato che a lei non sta bene che si possa insegnare il rispetto nelle scuole. Incontrando il plauso del consigliere leghista Sergio M. Binelli, l'adinolfiniana scrive:

Questi argomenti non devono essere affrontati dalla scuola, ma dai genitori nei modi e nei tempi che trovano più opportuni. Il Ministero dell'Istruzione si occupi di istruzione e di come rendere questa più accessibile a tutti gli studenti, non di indottrinamento LGBT.
Già da qualche anno si vedono progetti ministeriali a favore dell'ideologia arcobaleno e oggi il Ministero ha deciso di diffondere una circolare che sprona gli insegnanti a parlare delle tematiche tanto care alle lobbies arcobaleno, naturalmente senza chiedere il consenso ai genitori.
Bisogna fermare tutto questo, opporsi a questo scempio affinché le scuole non vengano usate, come durante il fascismo, come luoghi in cui fare il lavaggio del cervello alle nuove generazioni. Il Popolo della Famiglia ha nel suo simbolo la scritta "no gender nelle scuole" proprio perché le dittature utilizzano le strutture scolastiche per imporre la propria ideologia e noi non vogliamo che ciò ricapiti. Chi si vuole unire alla battaglia è ben accetto, la strada è in salita, ma la fatica si sente poco perché il PdF è formato da molte persone gentili, coraggiose e accoglienti.

Chissà se la signora sara Reho ha mai aperto un libro di scuola, datato che sembra non sapere che i nazisti uccidevano i gay nei campi di sterminio e non erano certo impegnati nel promuovere tolleranza nelle scuole. E chissà anche perché mai voglia sostenere che un genitore dovrebbe poter scegliere di negare una sana educazione ai figli, praticamente teorizzano che la prole dovrebbe essere ritenuta una proprietà privata di cui poter disporre contro i loro più basilari diritti.
Se al posto di inveire rabbiosamente provasse a leggere qualche articolo, magari scoprirebbe che sono tanti i bambini che subiscono violenze: il suo sostenere che gli altri debbano subire la violenza di chi ha pessimi genitori omofobi è assurdo. Eppure il leghista Binelli commenta tutto eccitato: «Brava!».
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