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Saviano smonta le bufale populiste contro il ddl Zan

Roberto Saviano ha spiegato come i partiti politici populisti abbiano tenuto fermo il ddl Zan per sei mesi al fine di polarizzare l'opinione pubblica «paventando ogni sorta di pericolo». Ha spiegato come sia stato detto che «se verrà approvata questa legge, cancellerà il presepe, il Natale e la festa della mamma». Ma ovviamente il ddl Zan non è nulla di tutto questo, dato che è una legge contro i crimini d'odio.
Saviano ha poi spiegato che «c'è poi chi sostiene che il ddl Zan rappresenti una minaccia per la libertà di espressione, ma in realtà è il suo testo a specificare che la libertà è tutelata». Infatti la legge entrerebbe in gioco solo se il pregiudizio diviene compromissione della libertà altrui. E neppure è vero che i crimini sono già puniti, dato che neppure le aggravanti per futili motivi riconosce che una persona «viene aggredita in quanto appartenente ad una minoranza». Ed è qui che sta la differenza. Perché se qualcuno aggredisce qualcuno dopo averci litigato, la situazione non è uguale a chi viene aggredito per il solo fatto di esistere dato che quell'aggressione colpirà un'intera comunità e anche le persone non coinvolte si troveranno a dover avere paura ad uscire di casa come conseguenza a quel fatto di cronaca.


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