«Se ti piace un bambino di tre mesi, con il ddl Zan non sei perseguibile». Zan denuncerà i tre hater integralisti


Questa volta si andrà in tribunale. Alessandro Zan ha infatti annunciato di voler denunciare per diffamazione i tre hater integralisti che, nel nel mezzo di una diretta Facebook seguita da oltre 75.000 persone, hanno iniziato a scrivere fake-news imbarazzanti contro il ddl Zan.
Forse convinti da Pillon e da Coghe a pensare che in Italia viga totale impunità per chi mente con lo scopo di danneggiare interi gruppi sociali, hanno scritto: “Un adulto di 60 anni potrà avere rapporti con un neonato”. “Questa è gente che violenta anche i neonati”. “Se a te piace un bambino di 3 mesi non sei perseguibile”.
Immancabile è quell'accostamento tra omosessualirà e pedofilia che personaggi come Mario Adinolfi promuovono ormai da anni. E quello è solo il mandante, dato che molti dei suoi seguaci si sentono legittimati nel suo nome ad inventarsi calunnie diffamatorie ben peggiori.
Zan commenta: «È sconcertante il livello di gravità di fake news che stanno circolando sulla legge contro i crimini d’odio, menzogne che stanno degenerando nell’attacco personale verso chi lotta per questo traguardo di civiltà. È ora di porre fine a questo delirio». Poi, riferendosi ai tre soggetti in questione. ha aggiunto: «Sarà un piacere trascinarvi in tribunale»
I messaggi risultano firmati da tali Silvia Pini, Umberto Morazzoni e Zainz.
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