Un nuovo sondaggio conferma che gli italiani vogliono una legge contro l'omofobia
Con buona pace per Adinolfi e per il suo sostenere che il suo partitino che nessuno vota rappresenterebbe «l'anima popolare del Paese» (che ovviamente lui sostiene sia omofoba, intollerante e votata alla discriminazione), un nuovo sondaggio conferma che la maggioranza degli italiani vuole l'approvazione del ddl Zan.
Dopo il 54% di favorevoli a fronte si solo il 26% di contrari registrato da BiDiMedia, un nuovo sondaggio di Wired e Ipsos ha rivelato un'anima popolare che vuole porre fine alle discriminazioni, pur sottolineando alcuni estremisti che vengono fomentato da partiti populisti.
Ad esempio, che il 57% degli italiani ritiene che l’omotransfobia sia reale, ma un 30% ha avuto il coraggio di definirla "un tema sollevato da pochi intellettuali". Solo il 59% degli intervistati sa cosa sia il DDL Zan, mentre tra quel 30% che ha ammesso di non saperne niente, un 11% mostra gli effetti della propaganda populista e leghista, con persone che si dicono convinte che serva a far sposare le coppie LGBT o a permettere loro di adottare.
Il 49% degli intervistati ha infatti definito “giusta” una legge contro l’omotransfobia, mentre il 31% l’ha etichettata come sbagliata perché dicono che “le discriminazioni sono già sanzionate dalle leggi vigenti“ come ama sostenere la lega. Il 20% dice di non avere un'opinione.
«Le risposte al sondaggio condotto da Ipsos per Wired denotano che c’è grande disinformazione, e che molta gente ha fatto del ddl Zan una bandiera ideologica per ottenere un consenso politico», ha commentato Alessandro Zan. «Le resistenze sono in parte culturali, e derivano da pregiudizi, ignoranza e diffidenza nei confronti di ciò che è percepito come diverso da noi. C’è un retaggio culturale molto pesante, e lo stesso elettorato di destra vede con diffidenza le leggi per i diritti civili».