Verona. Il presidente della cooperativa San Francesco attacca una famiglia e definisce i gay «persone con deviazioni sessuali non naturali»
È il Circolo Pink Verona a denunciare le inaccettabili molestie ad un minorenne e alla sua famiglia che sono state firmate da Enrico Giona, presidente della cooperativa sociale San Francesco e del Gruppo Uniservuzi (molto conosciuta sul territorio veronese perché impegnata anche nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo).
«Ci pare molto grave che il presidente di una cooperativa che si occupa di accoglienza si esprima cosi sulle coppie gay e in generale sulle persone omosessuali, sono apprezzamenti che denotano forse ignoranza ma sicuramente molta omofobia», dichiara Pink Verona.
Il signorino ha infatti firmato frasi come: ”Povero bambino!! Mi spiace molto per te. Era meglio essere orfano” e “Non riesco a capire la tua frase, si sta parlando di bambini affidati a persone con deviazioni sessuali non naturali, non capisco la tua risposta”.
Il circolo Pink Verona prosegue: «Perché giudichiamo queste affermazioni particolarmente gravi? Perché nei centri gestiti dalla San Francesco vivono senz’altro anche dei richiedenti asilo gay, e ci chiediamo come possano essere tutelati i loro diritti se chi ha la responsabilità del loro alloggio ha un pensiero omofobo come questo. Ci chiediamo anche che percezione della diversità gay migrante possano elaborare gli stessi richiedenti asilo, se ospitati da una impresa il cui presidente ha una mentalità simile a quella di tanti integralisti che si oppongono ai diritti delle persone LGBT.
Chiediamo a Giona di fare una seria riflessione sul concetto di accoglienza e magari di informarsi un po’ di più, perché spesso l’omofobia è il risultato della non conoscenza,
sempre che invece all’origine del suo pensiero omofobo non ci sia qualcosa di ben più grave».
La segnalazione è stata inviata anche alla Prefettura e alla Questura di Verona,
con cui la San Francesco si relaziona strettamente per la gestione dei richiedenti asilo.