Anna Bonetti cita gli slogan fascisti e si inventa pure una fantomatica "invasione lgbt"


Anna Bonetti, in qualità di testimonial dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus e tra le relatrici scelte da Pillon contro il ddl Zan, continua a proporsi come la fondamentalista che incita odio contro interi gruppi sociali. Evidentemente combattuta fra gli slogan fascisti e quelli leghisti, pare averli scelti entrambi.

Citando Mussolini in risposta ad un poco credibile messaggio di un gay che si sarebbe rivolta a lei per dirle che l'omosessualità sarebbe una "ideologia", la signora Bonetti dice che i suoi presunti "tanti amici gay" le avrebbero fatto capire che tutti i gay sarebbero tutti violenti e che si farebbe bene a non stare mai nelle vicinanze di un gay:



Dicendosi offesa da chi dice che Gesù sia amore e non odio come lei sostiene, si dice discriminata nella sua fede. Ed è ricorrendo agili slogan leghisti su una fantomatica "invasione" che la signora Bonetti dice che l'omofobia sarebbe un "opporsi civilmente all'invasione lgbt". Inoltre, sempre a suo dire, la libertà religiosa altrui e la libertà di espressione altrui sarebbero "dittatura". Ritiene poi che i suoi figli la ringrazieranno per aver promosso odio e discriminazione:



Insomma, la signora dice che si debba essere "liberi" di fare quello che ordina lei.
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