Don Bianchi dice che la condanna del razzismo discrimina i cristiani


Don Mirco Bianchi dice di sentirsi discriminato da chi si inginocchia contro il razzismo, lamentando che i giocatori osano stigmatizzare la posizione con cui un poliziotto suprematista uccise George Floyd:



Sinceramente non si capisce quale contrapposizione vede il parroco leghista nella condanna del razzismo e nel suo parlare a casaccio di "cristiani perseguitati" e "islamici perseguitati". Probabilmente è infastidito da come ognuno possa manifestare per ciò che vuole e non solo per ciò che vuole il parroco di Gatteo a Mare.
E neppure stupisce non parli dei gay perseguitati, dato che don Bianchi difende a spada tratta quella persecuzione. Quindi a messa lui pregherà anche Maometto perché sarebbe discriminazione religiosa? Non aiuterà le vecchiette ad attraversare la strada per non discriminare i giovani? O tutto è da intendersi come la solita polemica gratuita perché il dichiararsi razzisti non è bello?

Ribadendo che lui è contro la condanna dell'omofobia e contro la condanna del razzismo sostenendo che prima verrebbe chi dice lui, aggiunge pure:



Pare che la condanna del razzismo lo faccia proprio schiumare. E poi il Miur lo manda nelle scuole pubbliche a fare l'insegnante...
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