Don Bianchi potrebbe spiegarci che c'entra la Triptorelina con il ddl Zan?


Forse don Mirco Bianchi non può dichiarare pubblicamente il vero motivo per cui lui si oppone ad una legge contro l'odio, ma è surreale voglia sostenere che la Triptorelina abbia un qualche nesso con la legge Zan. E se la discussione è libera, perché non parliamo dei preti pedofili o di quei suoi colleghi che stupravano minorenni nei confessionali per rivotarsi invitati dai leghisti ad applaudire Adinolfi nella fila destinata alle autorità? Di certo ci sarebbe un maggior nesso.
Sostenendo persino che il rispetto dell'identità dei bambini significherebbe "usarli come cavie da laboratorio" o dicendo che sarebbe una malvagità degli "adulti" garantire il loro benessere anche se sgraditi all'estrema destra, il parroco scrive:



Se i suoi seguaci, aizzati dal sacerdote, si affrettano a commentare tutti eccitati che i gay sarebbero "pedofili" o altre amenità simili. Ma ovviamente il parroco di Gatteo a Mare non precisa in quale quale punto del ddl Zan avrebbe letto qualcosa che riguarda i farmaci per la disforia di genere. Non sarà che non cita il passaggio semplicemente perché non esiste e lui ha nuovamente usato i bambini per istigare odio e cercare facili consensi tra l'estrema destra?
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