Don Di Noto cavalca la pedofilia contro il ddl Zan. Ormai siamo oltre l'offesa


È dalla pagine dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus che il don Fortunato Di Noto, co-protagonista di alcune manifestazioni anti-gay organizzate da Gandolfini, ha cercato di sostenere l'assurda teoria di Nordio e di Pillon sul fatto che la pedofilia sarebbe un orientamento sessuale.
Il prete scrive:

Abbiamo letto: Ddl Zan. Audizioni, Nordio: «Termini troppo ambigui. La pedofilia sarebbe tutelata?» Non vogliamo confondere le idee... ma delle domande ce le poniamo (dopo 30 anni di lotta alla pedofilia vorremmo una risposta dagli addetti ai lavori: la pedofilia, ed essere pedofilo,è un orientamento sessuale? E' un disturbo e un reato?)
Molti del politicamente corretto si scandalizzano, ma nessuno ha mai alzato la voce quando Vanity Fair (il 15 marzo 2017) scrisse che "la pedofilia non è una scelta ma un destino", riportando le seguenti dichiarazioni: «Secondo Beier, la pedofilia è un "orientamento sessuale", come essere etero o gay. Migliaia di persone lo hanno contattato per chiedere aiuto, quando hanno sentito di essere attratti dai bambini. Quella preferenza sorge durante la pubertà e rimane la stessa anche da adulti».
Kaplan ha inoltre scritto: «Non è che questi individui siano 'inattivi' o che non 'pratichino' la pedofilia, ma piuttosto che la pedofilia è uno stato e non un atto" (consultare Wikipedia: Virtuous Pedophiles - Pedofili Virtuosi).

Al solito, il prelato pare giocare sull'estrapolazione di frasi. E se si occupa davvero di pedofilia, dovrebbe sapere che un conto è la pedofilia e un altro è l'abuso di minore (che è reato). Il fatto che lui critichi chi chiede aiuto per non passare dalla pulsione all'atto pare porlo dalla parte di chi non vuole che l'abuso sia prevenuto. Anche perché un pedofilo che si rivolge ai medici potrà tenere sotto controllo le proprie pulsioni, un pedofilo che viene costretto nascondersi per paura di chi confonde pedofilia e abusi finirà con il commettere un atto contro i bambini.
Ed è davvero squallido che un prete usi la confusione e l'ignoranza per cavalcare la pedofilia contro un ddl che con la pedofilia non ha nulla a che vedere, con Jacopo Coghe che gli offre spazio per sostenere tesi assurde come:

Sulla questione che 'la pedofilia è uno stato e non un atto e che i pedofili virtuosi ci sono, esistono e che sia un orientamento sessuale", se ne discute da decenni e le lobby pedofile proliferano con la relativa Giornata dell'orgoglio pedofilo e/o il Partito dei pedofili olandese e/o i numerosi portali di madri dei boylover (amanti dei ragazzi) o dell'alice day (la giornata delle donne pedofile o amanti delle bambine). Migliaia sono gli aderenti e i sostenitori pro-pedofilia.
Pertanto sono più che lecite le perplessità, i dubbi, gli equivoci.... e credo sia corretto avere delle formali precisazioni. Non credete sia corretto che ci si schieri e dire da che parte stare? A noi preoccupa questa non chiarezza a caratteri cubitali e senza se e senza ma. Si deve uscire da questi evidenti equivoci.

A noi preoccupa la pedofilia nella chiesa. Quindi abroghiamo la legge Reale-Mancino perché offre protezione ai preti? Perché se se si vuol cavalcare le generalizzazioni, allora lo si dovrebbe fare anche contro quei loro sacerdoti che molestano i bambini e poi vanno ai convegni anti-gay di Adinolfi patrocinati dalla Lega...
E davvero questi signori dicono che una legge che tutela le vittime di omofobia potrebbe tutelare chi commette reati penali come l'abuso di minore o la pedopornografica? E perché dice che la pedofilia sarebbe un orientamento sessuale come l'omosessualità (creando un legame tra le die cose) e non che la pedofilia sarebbe un orientamento sessuale come l'eterosessualità?
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