Don Mirco Bianchi dice di sentirsi discriminato dal rispetto verso il prossimo

Don Mirco Bianchi dice che lui vive come una intollerabile violenza il fatto che chi istiga a commettere reati d'odio possa essere punito. Dice che la mimoranza omofoba debba potersi dichiarare contraria all'esistenza dei gay, un po' come i nazisti amavano fare contro gli ebrei. E dice di averlo deciso sentendo gli esponenti del fondamentalismo organizzato che la Lega ha portato in Senato:

Curioso è come definisca come un "pensiero" da condannare il sostenere che gay e lesbiche non debbano rischiare di essere aggrediti per strada.

Le audizioni a cui si riferisce riguardano Yassine Baradai, segretario nazionale dell'Unione delle Comunità Islamiche in Italia, il quale duce di avete «forti perplessità sull'art 4 e sulla strategia dell'articolo 8. Una strategia scritta con uno spirito di parte può ottenere effetti pericolosi». Poi e arrivato il signor Giorgio Ponte, il quale dice che in quanto gay che voleva farsi "curare" da Luca Di Tolve giura che lui sarebbe stato trans e si sarebbe fatto operare se non ci fosse stata omofobia. Dice anche di esserestato minacciato, affermando: «Sono stato minacciato perché non accettano che una persona come me dica che un uomo è uomo. Volete davvero un sistema per cui una persona si ritiene un uomo, e non un omosessuale?». Buffo, perché a noi risulta partecipasse ai comizi di Costanza Miriano per chiedere che ai gay fosse impedito di potersi sposate perché omosessuali...


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