Don Mirco Bianchi: «Il Pride è del Maligno»


Don Mirco Bianchi continua a istigare odio, spiegandoci perché dica di cacarsi nelle mutande all'idea che il ddl Zan possa punire simili azioni criminali finalizzata alla corruzione dei minori. Al posto di preoccuparsi dei suoi colleghi pedofili, il parroco leghista preferisce cercare immagini che possano permettergli di dire che lui di sente offeso da chi contraddice il suo sostenere che Dio e malvagio, omofobio, razzista ed elettore di Matteo Salvini. Ci spiega che lui ritiene "libertà di espressione" i crimini penali, ma accusa di offesa al pensiero unico fondamentalista la libertà di espressione altrui, ovviamente sostenendo che intere comunità dovrebbero essere ritenute responsabili dei gesti dei singoli esattamente come sostenevano i nazisti nei loro attacchi agli ebrei.

Senza spiegarci dove veda fantomatiche «pretese di superiorità» dall'alto del suo pretendere che l'eterosessualità sia ritenuta "ariana", scrive:



Passa poi a sostenere che il Pride sarebbe del Maligno, in quella sua abitudine ad invocare Sanana manco vivesse nel Medioevo. Dice poi che i diritti umani sarebbero «divisivi» perché offenderebbero gli intolleranti, accusando i discriminati di creare divisioni anche se persino un celebroleso capirebbe che sono stati loro a inventarsi un "noi contro loro" in perfetto stile fascista:



Ovviamente è tra i commenti che raccoglie i frutti del suo odio, con o suoi neri seguaci che si accalcano a firmare insulti, offese e malvagità che paiono giungere direttamente dal demonio. D'altronde che potrebbe scrivere gente che segue in prete che sostenere che il contrasto a Pillon sarebbe un'offesa alla religione manco ritenesse che Salvini sia una divinità?
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