Fratelli d'Italia attacca la proposta di abolizione dell’insegnamento confessionale della religione cattolica

Una mozione presentata da alcuni esponenti del M5S, Pd e Leu propone di rivedere gli accordi Stato-Chiesa del 1984, proponendo di sostituire “l’insegnamento confessionale della religione cattolica” con “insegnamenti laici, di storia delle religioni per esempio, rendendo così più ricca l’offerta didattica di discipline storiche”.
Ovviamente l'iniziativa non è piaciuta ai populisti. Carmela Ella Bucalo, di Fratelli d’Italia, ritiene che la proposta vada rigettata perché l’ora di religione «è fondamentale al mantenimento della identità della nostra Nazione: insegnare la religione agli alunni, agli studenti; educarli ai valori del Cattolicesimo». Ed ovviamente si preoccupa anche dei professori nominati dalle diocesi (ma pagati dai contribuenti) che rappresentano una merce di scambio con le gerarchie ecclesiastiche. Dice così che «se all’ideale aggiungiamo anche il pratico avremmo, con l’abolizione dell’insegnamento della materia cattolica, anche 26 mila docenti a spasso, inapplicabili in altre materie d’insegnamento perché in possesso del solo titolo pontificio e non statale. È una mozione che non deve passare».
Peccato che, in caso di cancellazione della disciplina, docenti di ruolo avrebbero la possibilità di passare su disciplina curricolare.


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