Grillini: «Il Vaticano si lamenta della giornata contro l'omofobia quando ha 13.675 docenti di dottrina cattolica pagati dallo stato»


Franco Grillini, presidente di Gaynet, attacca l'ingerenza vaticana contro il contrasto ai crimini d'odio, sottolineando l'ipocrisia di chi non vuole che si possa dedicare una giornata all'omofobia quando loro hanno insegnanti confessionali pagati con le nostre tasse che stanno a contatto con i ragazzi tutti i gironi dell'anno:

La Legge Zan non riguarda il concordato, ma se questa è l’idea che si sono fatti i prelati italici, forse è l’ora di abolire definitivamente questo retaggio fascista
La governance clericale italiana, ormai minoritaria nella Chiesa stessa, prova ad allearsi con Salvini contro il Ddl Zan. Leggiamo di una possibile richiesta di esenzione della celebrazione del 17 maggio nelle scuole cattoliche, perfettamente in linea con legge approvata in Ungheria, secondo la quale non si parla di omosessualità sotto i 18 anni. Una direzione completamente fuori dal tempo, dall’Europa e da tutte le linee guida internazionali in materia di educazione sessuale, che mette a rischio i nostri figli e figlie. In Paesi come la Germania, in tutte le scuole comprese quelle cattoliche, si fa educazione sessuale sin dalle scuole elementari. Dobbiamo forse tutelare le scuole omofobe? E’ questa la richiesta della Chiesa italiana a fronte dell’escalation di aggressioni tra i giovanissimi? Con quale faccia ci si lamenta di una ricorrenza riconosciuta dalla UE dal 2007 quando il concordato d’epoca fascista garantisce a 13.675 docenti di dottrina cattolica di insegnare qualsiasi cosa al costo di almeno 1,25 miliardi di euro l’anno per lo Stato? Da una parte c’è la promozione dei diritti e del rispetto, dall’altra c’è l’indottrinamento nelle scuole, quello vero, che oggi getta la maschera.
L’indipendenza tra Stato e Chiesa, quando si tratta di garantire diritti umani umani universali, non può essere subordinata ad accordo alcuno. La Legge Zan non riguarda il concordato, ma se questa è l’idea che si sono fatti i prelati italici, forse è l’ora di abolire definitivamente questo retaggio fascista. La realtà dei fatti è che questa manovra rischia concretamente di affossare il Ddl Zan, proprio mentre non facciamo in tempo a commentare ormai un’aggressione ogni giorno (oggi Torre Annunziata, ieri Padova).
Sappiamo ormai tutti, come dimostrano anche i sondaggi, che la legge non riguarda minimamente la libertà d’opinione. Con questa dichiarazione il Vaticano va oltre e scopre le carte: si rifiuta ufficialmente di insegnare il rispetto per la diversità nelle sue scuole e di prevenire l’odio omotransfobico. Dove sono finiti carità, amore verso il prossimo e cura degli emarginati? A simpatizzare per Salvini e Orban si sono persi per strada.

Insomma, ancora una volta il vaticano non ha perso l'occasione per stare dalla parte sbagliata della storia.
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