Il Giornale promuove Giorgio Ponte come il gay che giura che l'omosessualità sia una "malattia psicologica"


Sparito dalla scena dopo essersi proposto come il gay omofobo che Costanza Miriano esibiva durante i suoi comizi contro le unioni civili, Giorgio Ponte è stato nuovamente reclutato dai leghisti che l'hanno portato in Senato, tra Platinette e gli silamici, a sostenere che si debba impedire l'estensione delle aggravanti a che chi commette reati d'odio dettati dall'orientamento sessuale o l'identità di genere della vittima. E, come sempre, il professore di religione che si rivolse a Luca di Tolve nella speranza di poter "curare" la sua omosessualità punta tutto sul vittimismo.

Ovviamente è stato Il Giornale a usarlo per la loro campagna contro i diritti dei gay. pubblicando una surreale intervista così introdotta:



Insomma, al solito lui dice che i gay sarebbero cattivi per lui solo perché lui si batte contro i loro diritti, sostenendo che se lui ha deciso di rinunciare al sesso per la sua intera vita, ciò dovrebbe significare che chi non è autolesionista quanto lui non debba poter vivere in santa pace la propria vita. Ed ovviamente cerca di fare disinformazione, giurando che l'omosessualità abbia origini psichiatriche.

Usando il linguaggio di Nicolosi che nega l'omosessualità parlando di "tendenza omosessuale", il professore di religione pare confondere l'identià di genere con i suoi giochi mentre sostiene che sugli autobus tutti facessero la fila per molestarlo e omosessualizzarlo:

La mia tendenza omosessuale si è sviluppata con l'adolescenza. Inizialmente è stata preceduta da una confusione sul mio sesso d'appartenenza. Già verso i sette anni fantasticavo sulla possibilità di trasformarmi in una principessa e i miei giochi avevano al centro figure femminili. Poi, questa cosa è venuta meno e, nel momento in cui sarei dovuto essere attratto da chi sentivo diverso da me, ho sviluppato un'attrazione verso chi mi era simile perché, essendo cresciuto sempre in un contesto femminile, di fatto, non conoscevo il mio sesso d'appartenenza. Sentivo, quindi, diverso da me chi mi era simile perché non avevo relazione con quel tipo di mondo. All'inizio questa attrazione è nata come un'attenzione verso gli uomini più grandi e, poi, tutto si è acuito dopo l'esperienza di abusi che ho subito.

Sostenuto che lui sarebbe "diventato" gay, inizia a raccontare la solita storia dei presunti "abusi" che dice siano l'origine del suo orientamento sessuale:

Tra gli 11 e i 14 anni mi è capitato che più di una volta venissi disturbato da persone più grandi mentre prendevo i mezzi per andare a scuola. La mia impotenza davanti a questi abusi mi ha confuso. Queste persone mi confusero ancora di più, incuneandosi in un modo distorto nel mio bisogno di attenzione da parte del mondo maschile.

Ed è così che inizia a dire che l'omosessualità sarebbe una "confusione" dato che avrebbe ragione il senatore leghista Simone Pillon a dire che ogni pene deve penetrare una vagina. Riguardo alla religione, pare fantasticare sulla sessualità nell'affermare:

A una persona omosessuale non è richiesto nulla di diverso da quel che è richiesto ad ogni altra persona sulla terra e cioè di coltivare la castità dell’amore che non è semplicemente continenza, ma imparare ad amare senza possedere e questa cosa è richiesta a tutti, anche agli sposi. Esiste infatti anche una castità matrimoniale. A volte si possono avere rapporti sessuali con la propria moglie formalmente perfetti ma sostanzialmente non liberi: anche tua moglie puoi usarla solo per il tuo piacere personale. Così come potresti non avere alcun rapporto sessuale eppure non essere comunque casto.

Quindi, oltre a dirsi contrario al ddl Zan, chiederà che sia vietato fare sesso senza scopo procreativo? Chiederà che Salvini sia arrestato se pagherà altre ragazzine per farsi scuotere in faccia le loro tette sulle spiagge del Papeete?

Sempre inventandosi folli teorie sul fatto che gay non si nascerebbe ma si diventerebbe, inizia a raccontare pure:

No e non all'interno della chiesa. Ho subito del bullismo legato al fatto che ero un bambino facilmente emarginabile perché grasso e non bravo nello sport. L’omosessualità è venuta dopo. L’essere emarginato mi ha portato a desiderare un riconoscimento da parte del mondo dei maschi che si è erotizzato diventando un'attrazione omosessuale. Sono stato discriminato più dal mondo gay in quanto cattolico che dal mondo cattolico in quanto omosessuale.

E qui iniziano le offese, dato che il signorino dice che la sua oomofobia sarebbe sinonimi di "cristianesimo" e che dunque a lui non sta bene che si possa pensare che Dio non sia malvagio, e omofobo come lui ama sostenere. Insomma, sono parole che parrebbero dimostrare che lui non è "cattolico" ma solo pieno di odio verso il prossimo (e dunque il suo dirsi "discriminato perché cattolico" puzza di diffamazione a Dio).

Inizia così a dire che lui sarebbe "discriminato" perché dice che i gay vadano "curati" dalla loro omosessualità dato che lui giura si tratterebbe di una "malattia":

Il mondo Lgbt giudica omofobo il fatto che io parli di ragioni psicologiche dell'omosessualità e di storie di persone che hanno riscoperto una dimensione eterosessuale, così come il fatto che io cerchi la castità.

Inizia poi a vantarsi di aver partecipato al "family day" di Gandolfini perché lui (che non ha mai fatto sesso) giura che i gay non sarebbero fedeli:

Celebrare il matrimonio gay significa alimentare la convinzione che ci sia una stabilità a lungo termine in un rapporto omosessuale cosa che, nella mia esperienza diretta e osservata, non è possibile per ragioni strutturali di non complementarietà.

Insomma, pare che tutte le sue teorie si basino sul ripetere i peggiori stereotipi promossi dall'estrema destra. Ed è pericoloso che sia data visibilità ad un tale che incoraggia l'odio dicendo che l'omofobo deve colpevolizzare il gay per la sua natura.
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