Il partito di Adinolfi ci insulta a nome del Papa: «Quelli di Gayburg sono una massa di stronzi»
I membri del partitino omofobo di Mario Adinolfi si dicono eccitati come delle scolarette davanti ad un Vaticano che ricorre agli accordi siglati con Benito Mussolini durante la sua connivenza con il fascismo per tentare di affossare il contrasto all'odio, garantendo una spinta alle leggi anti-gay che Orban ha importato dalla Russia di Putin.
Ma Mirco De Carli ha voluto strafare, al punto che pare al limite della blasfemia il suo chiedere a Papa Francesco di aiutarlo a zittire chiunque osi esercitare un diritto di critica. Sarà che magari lui sogna una dittatura liberticida in cui sarà il suo Adinolfi ad imporre come si debba nascere, chi si possa amare, chi possa sposarsi e con quanta sofferenza debbano morire gli altri, ma chiedere al Vaticano di essere complice di quell'abominio pare davvero un po' troppo! Fatto sta che è citando Papa Francesco che l'esponente del partitino di Adinolfi ci scrive:
Peccato che sia da dimostrare che ci sia il Papa dietro a quella missiva, come non ci è chiaro se sostenga che avremmo scritto noi il testo della canzone dei Maneskin visto che pare quasi volercela attribuire. Diffamatorio pare anche il suo accusare di imprecisata "violenza" chi chiede che i crimini d'odio siano puniti, dicendo che lui vuole poter dire tutto quello che vuole. Buffo, perché non dice nulla e insulta solo la libertà di opinione altrui.
E se capiamo che debba sentirsi davvero molto solo nel suo mondo omofobo, pare ormai assomigliare ad uno stalking il suo tirarci in ballo per ogni insulto che ci rivolge:
Ci insulti pure, ma almeno la smetta di fracassarci le scatole con quei suoi continui messaggini che probabilmente hanno il solo fine di cercare visibilità! E se vuole raccontare ai suoi proseliti la favola delle fantomatiche "offese" e dei fantomatici "insulti" che sostiene gli avremmo rivolto, ci spieghi come definisce i commenti della sua gente ai suoi costanti messaggini di istigazione all'odio:
I signorini della Lomellina sapranno che quanto da loro scritto è passibile di denuncia per diffamazione aggravata? Quindi, chi è che insulta?