Il pastore Luigi Carollo sta con Orban


Il pastore Luigi Carollo, portato alla ribalta dei programmi populisti di Rete 4 grazie all'endorsement fornitagli dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, dice di stare con Orban. Dice che la sessualità è un tema che lui vuole sia affrontato esclusivamente dai genitori e quindi plaude ad una legge che vieta ogni rappresentazione pubblica di qualunque orientamento sessuale non sia la sua, quasi esistesse un nesso tra le due cose.
A questo punto, se un genitore credesse che la Terra è piatta, dovrebbe poter pretendere leggi che vietino al mondo intero di poter rappresentare la Terra sferica? E davvero pensa che non ci sia il rischio che qualche bambino sarà spinto al suicidio in virtù di come lui vuole che lo si faccia sentire solo e sbagliato?



Arrivando a lodare chi vieta l'espressione della verità per inveire contro una legge che dovrebbe tutelare i bambini dall'odio, il pastore evangelico sorvola su molti aspetti. Ad esempio, pare non accorgersi di come la sua pretesa condannerebbe anche i figli di genitori pedofili a doversela vedere con i loro stupratori. E se lui giura che babbo debba poter liberamente disporre della prole secondo i propri desideri sessuali, il resto viene da sé...

Mettendo dei tag che fanno temere che il pastore stia esternando omofobia solo nella speranza di poter ottenere una nuova ospitata su un qualche programma televisiva di propaganda sproposita, è tragicomico mentre giura che il ddl Zan preveda «una riforma della famiglia». Peccato che quella legge non parli di famiglia, limitandosi ad estendere le attuali aggravanti garantite ai gruppi religiosi anche a chi è vittima di violenze dettate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere.
E dato che il vittimismo gli ha permesso di ottenere visibilità, subito si lancia nel giurare su Dio che i gay vogliano far del male ai suoi figli, anche se l'impressione è che anche questa volta il signorino stia usando dei minorenni per i suoi fini propagandistici:



Da notare è come giuri che «la maggior parte degli italiani» non voglia l'approvazione del ddl Zan, quando in realtà tutti i sondaggi dicano l'opposto:



Lo saprà che offrire falsa testimonianza è peccato?

Nel mentre, il pastore Luogi Carollo è tornato ad aizzare i suoi seguaci contro Gayburg, sostenendo che i crimini d'odio di matrice omofoba sarebbero un suo presunto "diritto" mentre sostiene contemporaneamente che sia vietato esprimere dissenso dalle pubbliche dichiarazioni degli ospiti dei programmi populisti di Rete 4. Sostenendo che riportate integralmente i suoi scritti sarebbe "una notizia falsa" solamente perché si contestano le tesi, è invocando gli esponenti del partito di Mario Adinolfi che dichiara:



A quel punto, sua moglie (pastora e vicepresidentessa dell'organizzazione Koinonìa Onlus) infarcisce il suo commento di insulti e di minacce, sostenendo che sia fatto divieto riportare anonimamente gli scritti di persone che ci hanno pubblicamente diffamato. E minaccia anche denunce, sostenendo che bisogna metter il bavaglio a chi osa criticare un pastore che invita i genitori a non accettare figli gay:



Se la minaccia pare palese dato che la signora dichiara pubblicamente che noi dobbiamo avere paura e "fare attenzione" se non vogliamo guai, appare un po' curioso si lamenti di come abbiamo pubblicato anonimamente dei commenti esattamente come aveva fatto lei. Non vorremmo insegnargli il mestiere, ma non era forse Gesù a dire di non fare agli altri quello che non si vuole sia fatto a sé stessi?



A proposito, noi non abbiamo riversato su altri la responsabilità di quanto un singolo scrive, come loro hanno tentato di fare attribuendo sommariamente la frase ai sostenitori di una legge.

Tra i commenti emerge tutta la rabbia dei loro seguaci. Dicono che l'omofobia è bella, che la discriminazione piaccia a Gesù e che loro hanno deciso che cosa debba pensare Dio:







E sinceramente ha un po' stufato il loro spacciare insulti e molestie come un "pensarla diversamente". Perché poi non possono minacciare e insultare chi non pensa che l'omofobia faccia piacere a Gesù o che Dio non sia malvagio come lo dipinge il pastore Carollo.
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