La priorità del Senato è davvero quella di parlare di come Jacopo Coghe piscia nei bagni pubblici?
Invitato ancora una volta in Senato dal leghista Simone Pillon, il fondamentalista Jacopo Coghe ha spiegato che lui è contrario ai crimini d'odio perché si dice in in imbarazzo nell'urinare in un bagno pubblico se nelle vicinanze non ci sono solo peni maschili. Insomma, il livello del dibattito proposto continua ad essere così basso da rasentare la presa in giro.
Il pretesto è stata la presentazione di un cosiddetto "report" confezionato dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus in cui i leader della lobby anti-gay hanno raccolto varie fake-news, esattamente come giù fecero contro le unioni civili. E dato che il loro obiettivo è fomentare paure, giurano che loro abbiano ravvisato fantomatiche «violazioni delle libertà fondamentali» che dicono deriverebbero dal contrasto ai crimini d'odio.
Insomma, dicono che odio e violenza sarebbero "libertà" inviolabili, anche se poi dovrebbero sostenere che le leggi contro la pedofilia siano sbagliate perché ai preti pedofili verrebbe negata la loro "libertà" di poter stuprare delle bambine in sacrestia.
Il comizio omofobo, aperto dalle prese in giro di Pillon nei confronti delle vittime, ha visto Jacopo Cogeh dichiarare:
Le leggi anti omotransfobia mettono in pericolo una serie di libertà fondamentali, quali la libertà di espressione del pensiero, di religione, di associazione e la libertà d’iniziativa economica privata. In questo documento abbiamo elencato centinaia di esempi di quello che accade nei Paesi dove vigono leggi anti omotransfobia simili a quella proposta in Italia. Si tratta, per esempio, di casi di violenza, abusi e altre violazioni dei diritti delle donne dovuti all’imposizione del transgenderismo. O ancora ci sono persone denunciate, censurate o attaccate per la loro contrarietà alla partecipazione di maschi trans alle competizioni sportive agonistiche femminili o all’ingresso di maschi biologici nei bagni o negli spogliatoi delle donne.
Tradotto, i "maschi" di cui lui parla sarebbero le donne trans, la "libertà religiosa" da lui invocata pare assomigliare un po' troppo ai pretesti usati dai terroristi dell'Isis per lapidare le donne e gettare i gay dai tetti, così come è un po' strano voglia sostenere che l'esistenza altrui sarebbe una "Imposizione" a cui lui si ribella.
Maria Rachele Ruiu ha poi iniziato a usare i bambini, sostenendo:
Le scuole di Melbourne sono state invitate a non esprimersi più con i termini “mamma” o “papà” in modo tale da essere più “inclusive di genere”. Così come bagni unisex, squadre sportive non-gendered e l’esposizione di bandiere arcobaleno sono tutti raccomandati per migliorare l’inclusività. L’Istituto scolastico Deanesfield Primary School ha adottato la policy dei bagni gender-neutral. Le ragazze così si sono viste costrette a non andare a scuola per non condividere i bagni con i maschi. Qui in Italia già propongono Carriera Alias e bagni gender neutral, progetti gender che decostruiscono il maschile e il femminile a beneficio della identità fluida, progetti che lodano l’utero in affitto, se io non volessi questo indottrinamento per i miei figli, sarei un’omofoba?
In realtà a renderla omofoba sono le sue mistificazioni. Citare casi a casaccio ricostruendo storie assurde non pare infatti darle ragione, anche perché parrebbe esserci davvero molta malafede nelle sue interpretazione dei fatti. Ma forse è inutile cercare coerenza in gente che è andata in Senato a ripetere sempre le stesse cose, citando Pillon che cita la Terragni o la Terragni che cita Pillon. Ed è così che pè parlando al maschile delle donne trans che Coghe ha iniziato a sbraitare:
Karen White, maschio di 52 anni che si identifica come donna incarcerato in una struttura per donne ha abusato sessualmente di due detenute donne. Ed è da sottolineare il caso di Boyd Burton, divenuto Fallon Fox, “campionessa” di arti marziali, trans, che finora ha combattuto come donna e ha dichiarato in un recente tweet indirizzato anche alla Rowling, la scrittrice di Harry Potter, di aver fratturato con gioia il cranio di una sua avversaria, con una frase come «adoro pestare le TERF*.
Quindi basterebbe citare il caso della Franzoni per sostenere che la signora Coghe sia incline agli infanticidi perché condivide il suo medesimo orientamento sessuale. Oppure basta citare il deputato omofobo ungherese pizzicato a partecipare ad un'orgia per poter dire che non vi è alcun dubbio sul fatto che Pillon vorrebbe essere sodomizzato da Salvini sulla pubblica piazza? Che cosa significa citare casi di cronaca a caso?