Le surreali obiezioni di Tempi al ddl Zan
Manco fossero un gruppetto di bulletti dodicenni, i fondamentalisti sito ciellino Tempi paiono divertirsi ad aggredire chi ritiene giusto il ddl Zan, sbraitando che chi non la pensa come loro non può averlo letto dato che è ovvio che loro abbiano ragione e che è vietato pensarla diversamente da chi è omofobo.
Tale Peppino Zola si rivolge a Enrico Letta, scrive:
Per questo, sono rimasto sorpreso per la posizione intransigente da te assunta a proposito del ddl Zan e mi è venuto il dubbio che tu ed i tuoi collaboratori non abbiate letto TUTTO il testo di tale ddl, ma vi siate limitati a considerare SOLO la parte (minima) che riguarda le aggravanti per i delitti commessi nei confronti delle persone omosessuali (articoli 2 e 3).
Inizia così a porre quelle che lui definisce "domande":
Lo sai che l'articolo 1 del ddl definisce (in modo imperativo per tutti, come ogni legge) cosa siano il sesso, il genere, l'orientamento sessuale e l'identità di genere, violando così clamorosamente le prime parole dell'articolo 33 della Costituzione, che definisce libera la scienza e libero il suo insegnamento? Questa libertà sarebbe tolta, visto che elementi che sono attualmente oggetto di profonde discussioni scientifiche avrebbero già una definizione, distanziandosi dalla quale qualunque scienziato potrebbe essere accusato di “omofobia”.
Peccato siano stati proprio loro a pretendete quelle definizioni, dicendo che loro non riuscivano a comprendere il significato di parole come "identità di genere" o "orientamento sessuale". Inoltre e il fatto che Silvana De Mari dica che esista solo l'eterosessualità non significa che si possa negare l'evidenza. Oppure dovremmo depenalizzare la pedofilia se un qualche prete pedofilo dicesse che lui pretende non la si ritenga malvagia.
Prosegue il signor Peppino Zola:
Lo sai che l'articolo 4 finge di concedere una libertà di espressione (peraltro già riconosciuta dalla Costituzione e non certo benignamente concessa dall'on. Zan), che, però, viene condizionata ad un “purché” che lascia chiunque libero, per qualsiasi motivo, di denunciare chiunque per parole dette per “omofobia”?
Peccato che anche qui hanno voluto loro quella specifica, così come il ritenete che l'istigazione all'odio non sia opinione non significa permettere «per qualsiasi motivo di denunciare chiunque per parole dette per omofobia».
Scrive anche:
Lo sai che l'articolo 5 instaura di fatto, anche nel nostro Paese, un regime “rieducativo” che ricorda molto quanto è avvenuto in tanti regimi del secolo scorso ed in alcuni del secolo attuale?
Lui è certo che i nazisti punissero l'odio o che estendere aggravanti ai reati d'odio sarebbe «regime»? E nemmeno pare sapere che le scuole non verranno obbligate ad approfittare della giornata contro l'omofobia per educare al rispetto, aggiungendo:
Lo sai che l'articolo 7, attraverso l'introduzione della giornata nazionale contro l'omofobia, renderebbe obbligatorio, in ogni scuola di ogni ordine e grado (comprese le paritarie), l'insegnamento della cultura “gender”, anche contro il parere dei genitori, che sono gli unici ad avere il “diritto” all'educazione dei figli (art. 30 Cost.)? Lo sai che, in forza di questi insegnamenti “obbligatori”, verrà detto ai nostri figli ed ai nostri nipoti (anche a quelli di soli 3 anni) che dovranno attendere il loro diciottesimo anno di età per decidere se essere uomo o donna, indipendentemente dai dati biologici? Puoi immaginare lo sconquasso che verrà prodotto in tante giovani vite? Ritieni giusta l'invasione totalitaria di questa cultura fuori dalla realtà e, direbbe Chesterton, fuori dal senno?
Ovviamente è del tutto falso quanto scrive, ma lui insiste:
Lo sai che gli articoli 8, 9 e 10 potrebbero dar vita a quello che è stato definito un “Ministero Unar” addetto al controllo della esecuzione della legge Zan, ministero che ricorda molto il “Minculpop” di triste memoria?
Ma lo saprà il signor Zola che quanto scrive non ha praticamente alcun senso? Eppure c'è chi plaude, dicendo che l'omofobo di estrema destra dovrebbe farsi andare bene pure "argomentazioni" come quelle:
Ma davvero pretendono che si perda tempo a rispondere ad ogni loro fake-news?