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L'Ungheria annuncia una legge contro la “propaganda LGBT” copiata dalla Russia

Mentre Salvini e Pillon assicurano che loro sono al lavoro per cercare di ridurre l'Italia ad essere una nuova Ungheria filo-russa che calpesta i diritti umani, Viktor Orbán sta procedendo con il suo progetto di istituzionalizzazione della omotransfobia.
Dopo aver cancellato le persone trans per legge e aver modificato la Costituzione per ridefinire la famiglia in chiave integralista asserendo che "la famiglia è solo uomo e donna", ora introdurranno una legge anti-gay copiata della legge sulla propaganda anti-gay introdotta in Russia nel 2013. E dato che ai populisti piace un sacco cercare di accomunare i gay ai pedofili, quella proposta è stata inserita un disegno di legge più ampio che agisce contro la pedofilia.
Come in Russia, sarà vietato parlare di omosessualità in presenza di minorenni, garantendo che tutti gli adolescenti lgbt siano abbandonati a loro stessi nella speranza che possano suicidarsi. Sarà vietata ogni pubblicità che raffigura coppie gay, ogni programma che non rappresenti rapporti incentrati sulla penetrazione vaginale da parte di un pene e ogni manifestazione.
Il politologo Rémy Bonny, direttore esecutivo di Forbidden Colours, osserva: «L’Ungheria è il cavallo di Troia autocratico della Russia all’interno dell’Unione Europea. Fanno il capro espiatorio delle persone LGBTI per smantellare la democrazia. Il silenzio e la riluttanza delle istituzioni europee ad agire contro i crimini commessi dal governo ungherese contro le persone LGBTI ha permesso all’Ungheria di continuare la sua lotta contro i diritti umani e la democrazia. La Commissione e il Consiglio hanno anteposto il loro interesse commerciale a quello dei propri cittadini. Gli oltre 15 milioni di cittadini LGBTI dell’Unione Europea sono lasciati soli. Un’Europa senza valori non è più degna di essere chiamata Unione».


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