Pillon oltre la decenza. Sostiene che la carnevalata delle audizioni leghiste contro il ddl Zan sarebbe «un dibattito serio ed articolato»
Il leghista Simone Pillon non fa che atteggiarsi come un bulletto, trascorrendo le sue giornate a molestare i ragazzini gay, a pubblicare messaggini di istigazione all'odio e a insultare chiunque non sia di estrema destra, integralista e omofobo quanto lo è lui.
Oggi ha deciso di insultare l'onorevole Zan, sostenendo che lui sarebbe molto fiero di quelle patetiche audizioni leghiste in cui viene dato spazio ad islamici, soubrette, esponenti ciellini, terf, leader delle lobby omofobe e persino a quel professorino di religione che diede dei soldi a Luca Di Tolve nella speranza che potesse "curare" la sua omosessualità attraverso le screditate teorie di Nicolosi. Tutti rigorosamente scelti sulla base del loro estremismo, con Pillon che sostiene si debba dare particolare rilevanza a chi si dice un "ex-gay" che sarebbe stato "guarito da Gesù".
Ci ha persino propinato un tizio che dichiara di non volere il contrasto ai crimini d'odio perché ci sarebbero troppi gay nella giuria di Ballando con le Stelle, mostrando l'infimo livello del dibattito orchestrato dai leghisti. Eppure Pillon ha la sfacciataggine di dire che «quello che si svolge al Senato non è affatto la fiera dell'omofobia, ma un dibattito serio ed articolato».
Insomma, Pillon giura che quella carnevalata indegna sarebbe il massimo livello dei dibattiti leghisti. Ma d'altronde si sa che i russi hanno pubblicamente dichiarato di aver scelto di finanziare proprio il partito di Salvini perché ritengono che il livello culturale dei loro elettori sia molto, molto, molto basso. E se i loro elettori si bevono 'sta roba, i russi dimostrano di aver ragione:
Pillon finge poi di non sapere che modificare il ddl Zan significherebbe affossarlo, ma preferisce sostenere che mesi di dibattito alla Camera sarebbero una approvazione «frettolosa» mentre Accusa Zan di temere di essere epurato da quelle stesse lobby che lo sostengono».
In fondo, volevate forse che Pillon non tirasse in ballo le solite fantomatiche "lobby gay" che sono alla base della propaganda fascista? Però tace sugli interessi delle organizzazioni che versano milioni di rubli nelle scasse delle sue organizzazioni integraliste, forse sapendo che sarebbe lui ad essere epurato dalle lobby che lo finanziano se non otterrà ciò per cui è stato pagato, ossia una legittimizzazione all'odio che instauri un'omofobia istituzionale di stampo russo.
Immancabile è il suo dire che lui andrà a processo se si sancirà che istigare all'odio e fomentare violenze contro le minoranze è un atto che va punito. Praticamente è un'ammissione di colpa in piena regola!
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