Sara Reho fantastica su imprecisti bambini mutilati, inveendo contro l'identità di genere

Sara Reho, esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, insiste nelle sue violentissime molestie contro le persone trans. Proponendo discorsetti da bar di rara superficialità, pare confondere l'adolescenza con l'identità di genere nel tentativo di mettere tutto sullo stesso piano. È un po' come se dicesse che chi ha un tumore può fare finta di niente perché chi ha il mal di pancia può aspettare che gli passi da solo.

Infarcendo il suo messaggio con le solite frasette messe lì al solo scopo di offendere e denigrare, la signorina scrive:

Inizia poi inneggiare al populismo del suo capo, sostenendo che non ci sarebbe differenza tra sentire degli insulti sugli autobus e vedere delle persone che vengono picchiate a sangue e mandate in ospedale per il solo fatto che esistano. Nega che ci sia differenza tra sentire insulti contro la suocera o persone che insultano l'esistenza stessa di interi gruppi sociali:

Insomma, se volete spiegare ad un bambino cosa NON è il cattolicesimo, vi basterà fargli vedere che cosa scrive il partito omofobo di Adinolfi.


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