Sara Reho: «Ha fatto bene l'Ungheria a varare una legge contro i gay»
Non è chiaro perché la Sara Reho odi i bambini trans e voglia il loro male. Oltre a chiedere che si rendano più dolorose ed evasive eventuali operazioni di riassegnazione del sesso, dice che a lei non sta bene che le donne trans non siano insultate e chiamate al maschile in virtù di come lei non accetti la loro esistenza.
Ovviamente il pretesto per la sua disquisizione è la legge anti-gay introdotta dall'Ungheria di Orban, da lei elogiata pubblicamente. E sinceramente non è chiaro dove trovi un nesso tra il suo dire che bisogna vietare ai gay di poter manifestare in piazza perché in televisione «non vengono tutti i genitali». Quindi se lei vedesse peni in TV, poi la smetterebbe di molestare i bambini trans?
Chiaramente dice che ci sarebbe un fantomatica «indottrinamento arcobaleno», anche se non tenta neppure di "argomentare" quel suo slogan. Se ne esce così scrivendo:
Poco chiaro è il passaggio in cui dice che i genitori non devono poter supportare la transizione dei figli, ma che debbano subire le pretese dei "genitori" fondamentalisti che vogliono indottrinare i loro figli all'intolleranza.
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