Tiziano Mariani: «Sono stato bullizzato come il regista Giuseppe Sciarra»


L'attore Tiziano Mariani, conosce molto bene Giuseppe Sciarra, oltre a essere amici, hanno collaborato assieme nel cortometraggio "Venere è un ragazzo" per cui hanno vinto per la miglior sceneggiatura l'anno scorso al festival Nice Iff in Francia. Mentre è in cantiere il progetto di realizzare assieme un film tratto dall'omonimo corto, i due artisti con il regista e produttore Andrea Natale hanno pronta da più di un anno una sceneggiatura che aspetta solo di essere notata.
Nel frattempo Tiziano Mariani dice la sua su Ikos, il breve documentario sul bullismo in cui il regista Giuseppe Sciarra accusa di istigazione al suicidio alcuni suoi coetanei dell'epoca. «Anche io come Giuseppe da adolescente sono stato bullizzato. Mi prendevano in giro perché ero timido e balbuziente. Furono anni terribili. I miei coetanei non avevano alcun rispetto per la mia sensibilità e per la mia timidezza. Anzi, me la facevano pesare».
Mariani sopportò per un certo periodo le angherie dei suoi coetanei poi imparò a difendersi. «Ero stanco di essere umiliato e di subire violenze. Cosí decisi di reagire e presi a cazzotti un bullo. Da quel giorno i miei persecutori non mi hanno dato più fastidio. Non vado fiero di quello che ho fatto ma era il solo modo per potermi salvare. Altrimenti mi avrebbero rovinato la vita come è successo a Giuseppe».
L'attore è particolarmente sensibile alla causa bullismo abbracciata dall'amico regista ed è pronta a sostenerla, raccontando la sua storia e supportando il movimento anti bullismo che Sciarra vuole mettere in piedi. «Noi attori abbiamo l'obbligo di portare avanti battaglie civili non solo sul grande schermo o in un palcoscenico ma nella vita reale [...] Penso ad attori come Gian Maria Volonté che erano per il popolo e con il popolo e che hanno rifiutato il ruolo di divi che il sistema cinematografico voleva cucirli addosso. Come attore mi ribello all'immagine di attore fantoccio distante dalla realtà e dalle sue difficoltà. Per questo sono pronto ad affrontare e portare avanti delle battaglie e il bullismo è una di queste. Con Giuseppe Sciarra, Andrea Natale, Massimo D'Aquino, Ennio Trinelli, Anna Paola Borghesan e Edoardo Purgatori vogliamo dare vita a un progetto più ampio che da Ikos vada oltre Ikos al cuore del bullismo. Questi ragazzi li dobbiamo salvare».
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