Adinolfi a chi lo contesta: «Imbecilli, cazzo volete?». Poi si inventa che gli atei sarebbero "malati da curare"
Ricordate quel Mario Adinolfi che ama raccontare che lui non avrebbe mai insultato nessuno? Ebbene, anche oggi lo troviamo a insultare tutti. Il pretesto è il solito messaggio sconclusionato in cui dice che darebbe colpa di De Sica se lui è diventato un integralista o in cui giura che il Papa guarderebbe gli stessi film che guarda lui.
Ma dato che Adinolfi mette parole a caso per poi arrivare a sostenere qualche tesi decontestualizzata, anche questa volta ci racconta che un film sulla solitudine andrebbe ritenuto come un film che incoraggia a far soffrire inutilmente i malati terminali:
Tra i commenti, il fondamentalista inizia a insultare chiunque noti che le sue parole non hanno senso. Ed ovviamente lo fa atteggiandosi da bullo, in quel suo nuovo personaggi che vediamo anche in televisione e che non fa che insultare, offendere, denigrare le persone quasi volesse insegnare il bullismo ai bambini:
Inizia a dire che l'ateismo sua una "malattia" che va "curata". Forse voleva irridere chi è stato ucciso da quelle "terapie riparative "dell'omosessualità che lui promuoveva durante i suoi comizi o forse si si voleva divertire a raccontare che lui si reputa molto "cristiano" nonostante chiunque abbia letto i vangeli faticherà a trovare un qualcosa di cristiano nelle sue opere o nelle sue parole:
Ed ancora, insulta ferocemente chi osa osservare l'ipocrisia dei suoi scritti, premurandosi di mostrarsi come un violento che vuole imporre le sue parole insultando chiunque abbia un'opinione non integralista quanto la sua: