Ancora insulti sulla pagina di Mirko De Carli: «Quelli di Gayburg sono schifosi che incitano alla maialità»
Mirko De Carli è davvero esasperante. L'esponente del partito di Mario Adinolfi ci accusa anche oggi di «diffamare e manipolare la realtà», ripetendo quelle sue solite accuse diffamatorie che non ha mai argomentato. Ma a risultare davvero tragicomica è come un esponente di un partito che parla solo di gay possa accusarci di «vivere la vita di altri e non la propria».
A De Carli assicuriamo che noi non vorremmo vivere la sua vita neppure sotto tortura, ma semplicemente ci occupiamo di come lui chieda che a dei bambini sia impedita una sana educazione al rispetto o di come pretenda che come ai malati terminali sia negato il diritto all'autodeterminazione perché lui preferirebbe torturarli contro la loro volontà.
Come sua abitudine, tutto ha avuto inizio con le solite accuse a casaccio. Nel caso specifico, lamenta che noi non ridiremmo tutti divertiti quando lui ci insulta:
Aizzati dal signor De Carli, i suoi proseliti iniziano a insultare, dicendo che saremmo stupidi perché non ridiamo davanti alle moleste. E lui è lì a darle ragione:
A quel punto arriva un tale che scrive frasi che potrebbero garantirgli una bella querela per diffamazione aggravata. Afferma sotto la sua responsabilità penale che saremmo "schifosi" che "incitamo alla maialità". Ma De Carli pare volergli dar corda:
Arriva poi una tizia (che peraltro sostiene di lavorare presso il Miur) che ci accusa, sotto la sua responsabilità civile e penale, di imprecisate "campagne d'odio":
Ed ancora, un'altra sua seguace ci accusa di blasfemia, di fantomatiche offese e di altre cose di cui potrebbe essere chiamata a rendere conto:
Che dite, è venuto il momento di querelare De Carli e un po' dei suoi seguaci?
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