Ddl Zan, la lega presenta 672 emendamenti (a cui si sommano i 127 di Fdi e i 134 di Forza Italia)
Matteo Salvini ha fatto finta di volere una legge contro l'omofobia, anche se la porcheria da lui presentata pareva più una legge in stile Orban che una norma che potesse tutelare quelle vittime a cui lui chiede si negato il diritto stesso all'esistenza. Ma dato che ormai cerca voti brandendo rosari, ha iniziato a dire che sia il papa a chiedergli di garantire impunità ai delinquenti, affermando: «Sul ddl Zan il dialogo è doveroso, lo chiede il Santo Padre, lo chiedono gli italiani. Togliere i bambini dalla contesa politica, la teoria gender nelle scuole, Il bavaglio e la censura».
Peccato che nel testo non esista alcuna censura, non esista alcuna teoria gender, non sia possibile dialogare con fondamentalisti alla Pillon e i bambini sono casomai vittime della sua politica omofoba e non basta che lui lui si porta a letto una ragazzina poco più che adolescente per sostenere che lui lo farebbe per i bambini
Rilanciata la propaganda, la Lega ha anche presentato 672 emendamenti al ddl Zan. Ancora una volta emerge chiaramente che l'unico obiettivo dell'alleato di Orban è quello di affossare la legge, magari abusando della religione per incolpare il pontefice per il suo disprezzo verso gli italiani.
Fratelli d’Italia ha presentato 127 emendamenti, mentre Forza Italia altri 134. Italia Viva ne ha presentati 4, anche se Matteo Renzi annunciava che il suo partito non ne avrebbero presentato nemmeno uno. La senatrice Udc, Paola Binetti da sola chiede un’ottantina di modifiche, portandoci ad un totale di oltre 1000 emendamenti.
Monica Cirinnà commenta: «672 emendamenti solo dalla Lega. Concordati con Orban? Ecco il dialogo auspicato da alcuni. Non abbiamo mai avuto dubbi. Condizioni politiche per mediazioni non ci sono mai state. Basta con la tattica Basta insulti alla dignità delle persone ddl Zan subito e senza modifiche». Ed anche Alessandro Zan osserva: «I 700 emendamenti presentati dalla Lega sono il chiaro tentativo di affossare la legge. Altro che volontà di dialogo e mediazione. Salvini sui diritti conferma di avere la stessa linea di Orban».