Dicono che persino l'odio sarebbe "libertà di espressione", ma poi continuano a volerci mettere il bavaglio
Ammesso e non concesso che le loro minacce social siano vere e che non si tratti di atti meramente intimidatori finalizzati a impedire il diritto costituzionale alla libertà di parola, ad oggi dovremmo aver ricevuto almeno 6 denunce da parte di quelli per cui i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione".
Stando a quanto dicono loro, ci avrebbe denunciato Provita Onlus con l'accusa di aver criticato il loro spot anti-gpa proiettato negli Uci Cinemas, l'ex leghista Ferdinando Tripodi che contesterebbe il diritto di critica nei confronti delle sue affermazioni pubbliche contro i gay, il leghista Sergio M. Binelli che ci accusa di aver osato criticare il suo dar ragione a chi ci definiva «più razzisti del KKK» nei confronti di Arcilesbica, l'adinolfiniano Mirko De Carli che ci incolpa di non-si-sa-cosa in relazione all'aver dato risposta ai messaggi in cui lui ci taggava quotidianamente e quel pastore Luigi Carollo che va in giro a dire che l'Oms si sarebbe sbagliata e che i gay sarebbero dei «malati mentali».
In due casi si sarebbe anche chiesto l'oscuramento di Gayburg senza passare dall'autorità giudiziaria. Carollo, De Carli e Binelli parrebbero inoltre coordinati nelle loro presunte querele.
A loro si aggiunge ora un altro tizio legato al partito di Mario Adinolfi che, in risposta ad un post di De Carli scritto contro di noi, ci annuncia che ci denuncerà perché abbiamo pubblicato un suo commento. Ovviamente noi abbiamo oscurato il nome, ma lui sostiene il contrario:
Chiederemo agli avvocati, ma a noi pare che il suo definirci «idioti» possa rientrare nel reato penale di diffamazione aggravata. Inoltre anche a livello di calunnia parremmo messi male, dato che affermare falsamente che il nome non sarebbe stato oscurato al fine di istigare odio tra i discepoli di De Carli parrebbe un atto molto grave. Ma, inutile a dirsi, uno dei due "mi piace" messi al commento è proprio quello dell'esponente del partito adinolfiniano.
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Nota: Poiché qualche integralista potrebbe anche insinuare che il nome sia stato oscurato in seguito, qui trovate la pagina archiviata da Archive.org (e dunque non modificabile da noi) registrata il giorno precedente rispetto alla pubblicazione del post del signor De Carli, confermando come l'asserzione dell'autore del commento sia palesemente falsa.
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