I "Giuristi per la vita" elogiano Orban per il suo accostare i gay alla pedofilia

Monica Boccardi, in qualità di associata ai "Giuristi per la vita" di Gianfranco Amato, elogia Orban per aver accostato i gay alla pedofilia. Dice che la legge anti-gay ungherese dovrebbero essere considerata una «legge antipedofili» e l'Italia non chiametebbe che «le cose con il loro vero nome».
Il pretesto per quelle allusioni è il caso di Orlando Merenda, il 17enne torinese vittima di omofobia che si è suicidato buttandosi sotto ad un treno. Lei ha preso un articolo, ha sottolineato le frasi che negavano la matrice omofoba ed ha proposto la sua idea di "giustizia" fatta con i "se" e i "ma".

Poco chiaro è perché parli di pedofilia davanti ad un ricatto sessuale che forsw avrebbe subito un maggiorenne, ma ancor più curiosa è la sua tesi per cui l'orientamento sessuale di uno stupratore sarebbe deducibile da quello delle sue vittime:

La fonte della notizia sarebbe Giuliano Guzzo, autore di Provita Onlus ed esponente delle lobby anti-gay.


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