Il partito di Adinolfi elogia la leghista umbra che paragona i gay a pedofili e animali

Il partito di Mario Adinolfi rivendica il diritto di potersi inventare che l'estensione delle aggravanti ai reati penali compiuti in virtù dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere delle vittime spalancherà la strada a zoofilia e pedofilia.
Inoltre asseriscono che si debba impedire ai cittadini di poter protestare e chiedere le dimissioni dell'amichetta leghista di Pillon che ha dichiarato quelle assurdità mentre riveste il ruolo di garante leghista dell'infanzia salviniana. E poi pazienza se i preti pedofili vengono pizzicati tra tra le autorità leghiste mentre di spellano le mani durante i comizi di Adinolfi...

Ricorrendo alle loro solite mistificazioni, il partito del pokerista plurisposato scrive:

Peccato che inventarsi frottole propagandisttiche non significhi "denunciare ogni possibile pericolo che compromette il superiore interesse del minore", significa ricorrere al procurato allarme per difendere chi picchia i ragazzini per strada.
Ci piacerebbe anche capire se Adinolfi o la sua sara Reho si dicano davvero convinto chi sarebbe per "difendere i bambini" che innumerevoli adolscenti devono aver paura di essere picchiati, molestati, cacciati di casa o resi vittima di bullismo perché lui dice che chi non manifesta le loro stesse pulsioni sessuali debba essere ritenuto sbagliato.


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