Il pastore Luigi Carollo paragona il green pass all'Olocausto
E niente, dopo aver cercato visibilità attaccando i diritti costituzionali delle vittime di odio, pare che il pastore Luigi Carollo abbia ora ripiegato sulla propaganda no-vax esattamente come hanno fatto anche Silvana De Mari o il consigliere fascista Fabio Tuiach.
Se nei giorni scorsi ha invitato i suoi adepti a non vaccinarsi, dichiarando lui non farà vaccinare i suoi figli, ora è tornato sul tema e ha avuto la sfacciataggine di irridere le vittime del nazifascismo paragonando il green pass al l'Olocausto:
Non è chiaro quale sia il nesso tra quegli ebrei e quei gay che venivano sterminati nel nome di un odio che lui definisce "libertà di espressione" e il menefreghismo di chi non si vaccina e pretende di poter andare in giro ad infettare gli altri.
Fatto sta che alcuni suoi proseliti gli danno ragione, dicendo che Dio è per la morte e che dietro la tutela della vita ci sarebbe Satana. Si professano pure "discriminati" paragonandosi a chi vine aggredito per il solo fatto di esistere a chi vuole andare al cinema a mettere a repentaglio la vita altrui:
Non manca la solita adinolfiniana che tenta altri paragoni azzardati:
Ma perché l'estrema destra guarda ai negazionisti? Bhe, se trovano chi crede alla fantomatica "ideologia gender" e nega la realtà, sapranno di avere fra le mani persone a cui potranno dire qualunque cosa. Ad esempio, vi immaginate quanto potrebbe essere manovrabile chi pensa che il Bluetoot del suo cellulare possa rilevare i vaccinati?
Se suscitato orrore chi paragona il green pass al l'Olocausto, il pastore Carollo non sta facendo altro che ripetere la propaganda dell'ultra-destra. Non a caso è poche ore prima che anche il consigliere nazifascista Tuiach ha scelto quell'indecente paragone per attaccare i vaccini:
Insomma, l'indecenza.