Il pastore Luigi Carollo torna ad attaccare le persone lgbt: «L'amore non si mescola con il peccato»

Il pastore Luigi Carollo pare ossessionato dal suo volersi contrapporsi agli altri, sostenendo che lui vivrebbe nel modo giusto e che gli altri sbaglierebbero a non essere come lui e sua moglie.
Pur senza palesare l'evidente riferimento ai bambini transessuali, ci spiega che lui paragona l'autopercezione a chi dovesse pensare di essere Superman. E pure stavolta torna a sostenere che è per "amore" che un genitore dovrebbe opporsi alla natura dei propri figli per tentare di conformarli ai propri desideri. Poi pazienza se gli studi scientifici indichino in quella mancata accettazione un fattore che aumenta in maniera spropositata il rischio di spingerli al suicidio.

Elogiato dal solito consigliere leghista Sergio M. Binelli, scrive:

Ad essere definito "peccato" parrebbe essere tutto ciò che non è espressione della sua eterosessualità e dei suoi pruriti sessuali.


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