Il vescovo di Verona incontra il plauso dei neofascisti
Il camerata Fabio Tuiach è un sostenitore del razzismo, del fascismo, del sessismo, della xenofobia, della misoginia e dell'antisemitismo. Fieramente fascista ed impegnato nell'elargio dell'Isis e di chi uccide i gay, dice di ritrovasi nelle parole del vescovo di Verona contro i gay. Parole che chiedono di giustificare l'odio contro interi gruppi sociali, rilanciate dal solito vaticanista Marco Tosatti:
Nell'articolo, ci spiegano che dietro al prelato che paragona le vittime di violenza si nazisti c'è Libero e la solita ripetizione a pappagallo le teorie di Jacopo Coghe e della sua organizzazione finanziata dai patriarchi russi:
Quante bordate arrivano al Ddl Zan. Dopo femministe, lesbiche, costituzionalisti, esponenti del Pd più dialoganti, spunta ora un giudizio al vetriolo del vescovo di Verona rilasciato a Libero. Il disegno di legge Zan come la Gestapo. Monsignor Giuseppe Zenti ha scagliato fulmini e saette con paragoni estremi contro il testo che negli articoli 1-4 e 7 necessita di una riscrittura se non si vogliono lasciare intatte ambiguità e discriminazioni.
Secondo copione, il prelato contrappone la sua idea di famiglia ad un ddl contro l'odio, senza spiegarci perché dica che la famiglia verrà distrutta se non si permettera ai fascisti di continuare ad aggredire per strada i liro figli gay:
Certo, ha sottolineato il vescovi di Verona: «Ci sono anche nell’ambito delle differenze sessuali, ma la famiglia è il gioiello di Dio, il vertice della creazione: il progetto di Dio non prevede altre forme di trasmissione della vita umana. Lasciatecela nella sua bellezza». Ricordiamo che monsignor Zen è uno che ha sempre parlato in chiaro e controcorrente. Come in occasione della Conferenza sulla Famiglia osteggiata e svillaneggiata dalla sinistra che aveva definito «sfigati» e «medievali» i promotori. E da uomo di cultura fece un appunto alle parole usate a casaccio: «Il Medioevo fu un periodo di forti valori culturali. Ogni persona che partecipa al Congresso esprime un atto di libertà civile; e nessuno ha il diritto di snobbarla o addirittura di insudiciarne il volto».
Immancabile è un riferimento al congresso leghista organizzato con i fascisti e i patriarchi russi a danno dei più deboli.