Mirko De Carli continua a sfotterci
È con i soliti toni inopportuni e strafottenti e inopportuni che l'adinolfiniano Mirko De Carli è tornato a insultarci, offendendo la nostra onorabilità con il suo sostenere che noi lo troveremmo «irresistibile». Ed ovviamente quell'accusa è falsa, dato che al massimo proviamo una profonda distimia nei confronti del suo atteggiamento e della sua ideologia.
In mezzo ad altre parole che paiono messe lì al solo scopo di sfottere (al punto che noi non capiamo manco il senso del suo messaggio), scrive:
Ed immancabilmente arriva quel suo amico che va in giro a dire che i gay sarebbero "malati mentali", il quale commenta:
Boh, forse nel partito di Adinolfi si divertono così. O forse è inutile cercare un senso chi sostiene che, nel bel mezzo di una pandemia, si sarebbero dovuti creare assembramenti nelle chiese dato che il Coronavisrus avrebbe riconosciuto che quella era una funzione religiosa e dunque non si sarebbe propagato:
Peccato sia dai dai tempi del Manzoni che si parla di come le chiese abbiano propagato le pandemie. Ed esattamente, in che modo "i primi ad aver preso sul desio la pandemia" sarebbero stati "i cristiani"? E chi lo ha avrebbe nominato portavoce dei cristiani italiani?