Orban annuncia la farsa di un referendum anti-gay
Dato che i populisti paiono avere una certa propensione per le carnevalate (così come hanno chiaramente dimostrato anche le vergognose audizioni leghiste contro il ddl Zan pretese da Pillon), in Ungheria andrà in scena una farsa voluta da Victor Orban in difesa delle sue leggi anti-gay.
L'alleato di Salvini e della meloni ha annunciato via Facebook l'esborso di denaro pubblico per organizzare un referendum che proporrà ai cittadini delle domande palesemente ideologiche come:
- Sei d’accordo che i bambini partecipino ad attività scolastiche sugli orientamenti sessuali senza il consenso dei genitori?
- Sei d’accordo che gli interventi chirurgici di riassegnazione di genere siano promossi tra i bambini?
- Sei d’accordo che gli interventi chirurgici di riassegnazione di genere siano disponibili per i bambini?
- Sei d’accordo che incontrollati contenuti multimediali siano mostrati ai bambini, con il rischio che influenzino il loro sviluppo sessuale?
- Sei d’accordo che i cambiamenti di genere siano mostrati nei media?
Insomma, sono domande talmente imbarazzanti da pensare che se le sia fatte scrivere da Pillon. Ed ovviamente Dio solo sa quanti danni potranno causare dei referendum consumati sulla pelle delle minoranze discriminate al solo fine di cercare di attaccare l'unione europea.
Rémy Bonny, direttore esecutivo di Forbidden Colours, commenta: «Oggi, in questa Unione europea, abbiamo un capo di governo che mette ai voti i diritti di un’intera minoranza. Orban sta cercando di mettere a tacere la comunità LGBTIQ perché il movimento per l’uguaglianza costituisce la più grande minaccia al suo governo autoritario. Le domande di questo referendum non solo stanno rimettendo la comunità LGBTIQ nell’armadio, ma mettono anche in pericolo i diritti fondamentali dei bambini. Troppi bambini lottano con la loro identità sessuale e di genere e non hanno informazioni scientifiche che possano aiutarli, è una minaccia per la vita di questi bambini. Troppi adolescenti LGBTIQ si sono suicidati a causa del fanatismo di Mr. Orban».
Chiede dunque alla Commissione europea di adottare misure provvisorie. «L’organizzazione di un referendum per togliere i diritti fondamentali di una minoranza ci ricorda un’Europa degli anni ’30. Il governo ungherese spenderà miliardi per attaccare la comunità LGBTIQ nei prossimi mesi».
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