Umbria, Pillon e la Lega elogiano la loro garante dell’Infanzia per cui «il DDL Zan apre a incesto e sesso anche con animali e bambini»


Maria Rita Castellani non è solo intima amica di Simone Pillon, ma è anche il garante per l’infanzia dell'Umbria leghista. Ciò rende ancora più grave il suo essersi messa a sbraitare che il DDL Zan aprirebbe le porte al sesso con i bambini, con gli animali, con le cose, all’incesto e alla poligamia.

Citando a casaccio i soliti slogan coniati da Ganfolfini e da Coghe, ha dichiarato:

Il concetto d’identità cambia, non è più quello antropologico che conosciamo da sempre e che distingue persona da persona a ragione di evidenze biologiche, ma diventerà qualcosa che io, cittadino, posso decidere arbitrariamente secondo la percezione del momento. Di conseguenza ogni desiderio sarà considerato un bisogno e il bisogno un diritto. Si potrà scegliere l’orientamento sessuale verso cose, animali, e/o persone di ogni genere e, perché no, anche di ogni età, fino al punto che la poligamia come l’incesto non saranno più un tabù.

Davanti a quelle parole indegne, oltre 50 associazioni ed organizzazioni del territorio regionale, guidate da Omphalos LGBTI, hanno sottoscritto una lettera firmata inoltre da oltre 300 tra professionisti, accademici e privati cittadini in cui si chiede alla presidentessa Tesei di revocare il suo incarico da Garante. I firmatari chiedono un intervento immediato “per la serie di aberranti falsità pubblicate da Castellani, per la sua incapacità di comprendere che il bullismo si combatte smontandolo prima che si manifesti, per aver colpevolmente stravolto la realtà, per aver tradito il suo mandato di garante di ogni bambina e bambino e ragazza e ragazzo, la preghiamo di fare riferimento quanto prima alla Legge Regionale n. 11 del 9 aprile 2015 (Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali) che all’art. 365 dispone la “decadenza dall’incarico, sostituzione e revoca” del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza. Si potrà così procedere alla nomina di un vero Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Umbria che non sia distratto da questioni ideologiche e di partito, che sia in grado di documentarsi prima di esporsi pubblicamente e che abbia a cuore il benessere di tutti i minori dell’Umbria, anche quelli esposti al bullismo motivato dall’identità di genere e dall’orientamento sessuale vero o presunto, come determina l’art. 2 della Convenzione ONU sui diritti di bambini e ragazzi che chiaramente Castellani non conosce”.

Intanto la Lega elogia le dichiarazioni della donna. In una nota congiunta, il capogruppo regionale Lega Stefano Pastorelli e il senatore Simone Pillon dichiarano: "Siamo dalla parte del Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Umbria Maria Rita Castellani che è stata oggetto di attacchi vergognosi per le sue dichiarazioni sul Ddl Zan. Dopo che per anni l'Umbria è stata laboratorio delle politiche gender, abbiamo finalmente un Garante preparato, serio e coraggioso che denuncia quanto si rischia con il Ddl Zan ed è vergognoso che diventi oggetto di attacchi da parte della sinistra. Questa è la prova di quello che ci aspetta se passa il Ddl Zan: non si potrà più dire nulla che sia contro le lobby Lgb&arwuo;.
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