Ancora insulti omofobi dai seguaci di Adinolfi e Mora: «Tornate alle dark room»
Tra i soliti insulti, i proseliti di Mario Adinolfi sono venuti da noi a raccontarci che concordano con il loro leader nel sostenere che le donne vengono da loro considerate come oggetti da utilizzare per la produzione di figli non voluti atti a creare un reddito che possa mantenere i costi del loro leader e delle sue molteplici mogli. Dicono che la denatalità sarebbe colpa di chi non nega il diritto di scelta alle donne, così come contestano il fatto che si possa dissentire da un Adinolfi che va in giro a sostenere che ogni contestazione alle sue idee sarebbe un'"offesa ai cristiani" manco si credesse un dio.
Ovviamente simpatizzano anche per l'ultra destra di Mora, riuscendo a scrivere insulti omofobici così indecenti da mostrare tutto il loro degrado, etico e morale:
Il signor Adinolfi può sentirsi in pace con sé stesso nell'apprendere che il suo tentativo di fare soldi con il commercio di omofobia sta producendo esseri che non provano vergogna nello scrivere frasi come: «tornate alle dark room: è evidente che, come il canale ano-rettale e le gonadi, avete dimenticato come si usa anche il cervello».
Il messaggio risulta spedito da un telefono collegato alla rete mobile Vodafone da Collegno, vicino a Torino.