Gatteo a Mare. Il parroco sovranista continua ad aizzare i suoi proseliti contro i diritti delle vittime di odio
I sondaggi indicano che il 60% degli italiani voglia il ddl Zan, ma il solito parroco sovranista di Gatteo a Mare scrive che lui ha deciso che non lo voglia nessuno. Il motivo? A detta sua, a non vorrebbe la legge è chi non permette a Salvini di poterla svuotare sino a renderla una scatola vuota che non serve a nulla.
Proponendosi con i suoi soliti modi da bulletto, don Mirco Bianchi tenta di aizzare i suoi proseliti contro le vittime di odio, ottenendo insulti e offese verso chi chiede tutele:
Il pretesto? Secondo il parroco sovranista, nessuno vorrebbe il ddl Zan perché nessuno ha accettato di seguire Renzi nel suo sostenere che bisognerebbe dialogare con Pillon e con gli alleati di Orban per trovare una legge che vada bene anche alle lobby omofobe. In una gara al massacro in cui Italia Viva cerca visibilità sulla pelle delle vittime di odio, il parroco pare aver ricamato tutta la sua dietrologia da questo surreale tweet:
Scopriamo così che, secondo i proseliti di don Bianchi, la possibilità di poter camminare per strada senza essere aggrediti sarebbe un "privilegio":
C'è chi cita a memoria gli slogan di Gandolfini, parola per parola:
E chi dice che bisognerebbe processare (per cosa?) il senatore Zan in quanto non omofobo quanto il loro amato don:
Arriva ovviamente anche chi dice che i gay sarebbero malati mentali:
Insomma, non pare esistere occasione in cui don Mirco non abbia tentato di tirare fuori il peggio dai suoi proseliti, istigandoli alla discriminazione.