Il Pd non accetta di sacrificare le persone trans sull'altare di Renzi. Adinolfi mistifica e grida: «Addio ddl Zan»
Non sappiamo cosa spinga Mario Adinolfi verso una faziosità e un astio così feroce, così come non è chiaro perché sembrerebbe eccitarsi nell'insultare chi difende i bambini mentre partecipa agli attacchi squadristi contro Fedez manco si sentisse unito a Salvini per la loro comune scelta di mollare le donne già ingravidate e rincorrere ragazzine molto più giovani di loro.
Fatto sta che il fondamentalista ha avuto la sfacciataggine di sostenere che Ostellari sarebbe "povero", anche se ha vergognosamente sabotato il ddl Zan organizzando patetiche audizioni che hanno incluso anche persone che volevano "curare" l'omosessualità. Si dice anche felice perché i bambini che verranno picchiati in virtù del loro orientamento sessuale non avranno alcuna tutela:
Ovviamente la notizia di un "addio ddl Zan" non è altro che l'ennesima fake-news confezionata dal fondamentalista, dato che la conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama ha semplicemente respinto la proposta presentata dal capogruppo di Italia Viva, Davide Faraone, di trovare un accordo per portare in aula il ddl Zan e procedere alla discussione generale del provvedimento, prima della pausa estiva dei lavori dell'assemblea. In altre parole, non hanno accettato di mortificare la legge con un accordo che accogliesse le richieste leghiste per l'eliminazione delle persone trans, per depenalizzare l'istigazione all'odio e per impedire ogni forma di educazione al rispetto. Quindi non è un addio, è un non voler cedere a ricatti al ribasso.