La sgarbiana no-vax accusa l'Ikea di "apartheid"
Pare un po' strano che i lavoratori Ikea che non potevano usufrire della mensa perché si sono rifiutati di vaccinarsi e hanno deliberatamente scelto di essere una potenziale fonte di infezione per colleghi e clienti si siano messi davvero a mangiare per terra. Ed è buffo lo abbiano fatto in presenza di fotografi che hanno scattato fotografie subito pubblicate dai giornali populisti.
Eppure la signora Zaira Bartucca, candidata con Sgarbi e fervente no-vax, grida all'apartheid mentre sbraita che non si debbano subire le conseguenze delle proprie scelte quando basterebbe mettere a repentaglio la salute altrui per potersene fregare degli altri:
Non si capisce che c'entri la solfa sulla possibilità di poter scegliere i trattamenti sanitari, dato che quei signori hanno scelto e ne hanno semplicemente pagato le conseguenze.
Ma è sempre sostenendo che la sua idea di "libertà" si basi sul pretendere che le proprie scelte vadano imposte a chi ne pagherà le conseguenze (contrariamente all'eutanasia che a loro non piace perchési permetterebbe ai malati di poter scegliere per sé stessi) che aggiunge:
Insomma, la sgarbiana parrebbe sostenere che si dovrebbe poter scegliere quali leggi si vogliano rispettare.
A quel punto arrivano i suoi seguaci, pronti a sostenere che la loro Zaira sarebbe "patriota" perché negazionista e contro i migranti (eccezion fatta per quel suo fidanzato extracomunitario che però a loro va bene perché dell'est ed incline a minacciare di morte i gay):
Per loro tutto è complotto. Eppure non è difficile capire che chi decide di non vaccinarsi non deve poter attentare alla vita di chi è responsabile.