L'appello del pastore Carollo al Moige: «Ora fate censurare tutti i gay»

Il pastore Luigi Carollo ama sostenere che la discriminazione dei gay sarebbe "libertà di espressione" o che il suo contrasto sarebbe "una censura alle idee". Poi, però, plaude eccitato davanti al Moige che ha ottenuto la censura di uno spot con Lino Banfi.
Ma dato che il pastore pare ossessionato dalla sua omofobia, si affretta a chiedere a quel gruppo di integralisti si attivi per censurare qualunque spot mostri coppie gay, da lui contestati mentre tace davanti a quegli spot che mostrano tette femminili esibite per procurare piacere nel maschio eterosessuale.

Parla di imprecisate «femmine che si baciano fra di loro» o di «maschi che si toccano», forse sperando che proiettare le sue fantasie erotiche nel racconto possa scandalizzare i bigotti per istigarli alla discriminazione. Non sappiamo che spot pensi di aver visto (ammesso non sta parlando della pubblicità su PornHub, dato il suo racconto), ma è evidente il suo invocare censure da Ventennio.

Al solito, il suo scopo pare prettamente propagandistico dato che il pastore usa la sua chiesa per invitare a votare il partito omofobico di Mario Adinolfi:

Infatti anche il partito di Adinolfi non è nuovo alla richiesta di censure libeeticide, come quando cercò di impedire che Elton John potesse esibirsi a Sanremo perché a loro non stava bene che avesse dei figli.


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