Spuntano messaggi transfobici di Marcel Jacobs. Adinolfi lo difende e dice che i gay sono «paramafiosi» e «cialtroni»


Il fondamentalista Mario Adinolfi pare divertirsi come un bulletto ad accostare i gay alla pedofilia o alla mafia. Ed è così che quest'oggi ha deciso di auto-proclamarsi avvocato d'ufficio di Marcel Jacobs ed ha difeso i suoi insulti transfobici pubblicati sui social. D'altronde non pare esista un solo omofobo che non abbia collezionato il suo plauso e il suo sostegno.
I fatti partono da un commento transfobico pubblicato dall'atleta, che però è anche agente di polizia e dunque soggetto ad un codice di condotta che non tollera la derisione delle persone trans. Ma Adinolfi, che di quella derisione della dignità umana ha fatto la sua fonte di reddito, dice che il maschio etero ha il diritto di insultare quelle donne, iniziando a parlare del Gay Center di Roma come se fosse una cosca mafiosa. Il risultato è questa porcheria, piena di offese, insulti e diffamazioni:



Da notare è come Adinolfi dica che Jacobs sia «un papà», in quel suo sostenere che l'aver ingravidato una donna sia un merito e abbia attinenza con la legittimità ad insultare le persone. D'altronde doveva pure inventarsi una qualche scusa per tirare in ballo la sua ideologica idea di "famiglia" a fini di campagna elettorale.

Tra i commenti, il fondamentalista ottiene i soliti insulti e le solite offese vomitata dai suoi proseliti. C'è chi vuole che si denunci chi contesta la teoria sul suprematismo eterosessuale predicato loro leader dalle due mogli, chi paragona i gay ad animali e chi parla a casaccio di fascismo mentre si vantano che loro sono negazionisti e che loro non si vaccinano:











E se è aberrante osservare come Adinolfi si proponga come il fondamentalista acclamato dai preti pedofili che invita i suoi proseliti a parlare di gay come di adescatori in cerca di "carne fresca", il suo messaggio e l'odio suscitato dal suo partito parrebbero parlare da soli.

Su Twitter, Adinolfi raccatta gente che va in giro a dire che i gay sarebbero "anormali" o chi arriva a dire che sono "demoni" in quanto Adinolfi l'ìha convinta che Dio sia omofobo, malvagio e votato all'adorazione dei divorziati che hanno investito i soldi guadagnati col poker nel mercato dell'omofobia:







Insomma, un odio tangibile che dimostra chiaramente cosa venga promosso dal partitino omofobo di Adinolfi. Ed è surreale che ad accusare di associazione mafiosa chi esprime opinioni sia un tizio che fa polemica su tutto mentre racconta che per lui l'odio sarebbe "libertà di opinione". Non a caso, la mattina in cui l'Italia ha conquistato quell'oro, lui insultava i nostri atleti sostenendo fossero cialtroni.
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