Adinolfi si permette di parlare a nome dei partigiani dopo la sua partecipazione alla festa dei filo-nazisti?
Mario Adinolfi pare intenzionato a sopperire alla sua totale assenza di proposte politiche attraverso una campagna elettorale incentrata sul a sterile polemica, proponendosi come l'omofobo che dispenserà omofobia a piene mani.
Ma è davvero inaccettabile che il signor Adinolfi abbia la sfacciataggine di parlare a nome dei partigiani dopo che se n'è andato a cercare i voti dei filo-nazisti alla "Festa del sole" organizzata dai simpatizzanti delle Waffen SS. Inoltre insite nel ripetere quella sua fesseria per cui il contrasto ai crimini d'odio sarebbe fasciamo mentre si fa accogliere dai saluti romani di chi elogia Hitler e i suoi campi di sterminio.
Starnazzando che Zan dovrebbe dargli visibilità mediatica in modo che lui possa ripetere i suoi squallidi slogan contro i gay, il fondamentalista dalle molteplici mogli scrive:
In realtà sarebbe Adinolfi a doverci spiegare che cosa si facesse al raduno dei fili-nazisti, come dovrebbe spiegare ai bambini vittima di bullismo omofobico perché lui si batta per garantire che quelle violenze non vengano contrastare perché, da buon giocatore d'azzardo, ha puntato tutto sul proficuo business dell'omofobia dato che come "giornalista" era finito a vendere patatine da Mc Donalds' dopo che persino Avvenire lo ha licenziato in tronco.
Poi il resto della storia è nota: ha fondato un giornale che non è più in edicola, ne aveva fondato un'altro dedicato al poker che è fallito pure, il suo disco non l'ha comprato nessuno, il suo primo partito politico è stato sciolto, il secondo lo votano in pochi e gli è andata male pure quando ha cercato di candidarsi come leader del Pd dopo aver sostenuto la candidatura di Renzi.
Il timore, però, è che la sua cosiddetta "campagna elettorale" ci porterà a dover subire le sue quotidiane pagliacciate, dato che il suo Mirko De Carli ci spiega che l'unico punto del loro programma è l'opposizione ai diritti di un gruppo sociale:
Insomma, se volete che chi picchia un gay per strada non subisca alcuna aggravanti simili a quelle che i cattolici hanno preteso per sé stessi, se ritenete che i crimini d'odio debbano essere spacciati per "libertà d'opinione" o se pensate sia lecito arricchirsi attraverso gruppi che istigano alla discriminazione, votate Adinolfi. Ma se lo fate, abbiate almeno la decenza di non offendere Dio definendovi "cristiani".