Il diktat di Adinolfi: «Chi va a messa deve votarmi»


Chi non crede in Mario Adinolfi non deve poter andare a messa, dato che non ci si deve poter definire "cattolici" se non si vota il suo partitino omofobo e se non si chiede che la volontà dei malati terminali sia calpestata sulla base delle sue imposizioni e delle sue pretese.
È questa la folle tesi illustrata oggi dal fondamentalista, ormai sempre più incline a parlare di sé stesso come se si ritenesse Dio. Poi pazienza se la Chiesa gli vieta l'Eucarestia perché reputa che le sue due famiglie siano contrarie al volere di Dio. Eppure, con grande ipocrisia, omette le condanne al suo divorzio sostenendo che è nel nome del Papa che lui vorrebbe leggi confessionali che impongano dogmi confessionali contro le famiglie altrui e contro le scelte altrui:



In un uso propagandistico della religione che ormai pare sfociare nell'eresia e nell'offesa al cristianesimo, il signor Adinolfi svrive:



Inaccettabile è come Adinolfi accusi sommariamente di "anticristianesimo" chiunque contesti le sue teorie. Ma forse è ancor più ridicolo come si auto-intesti le parole contro il ddl Zan di De Luca, sostenendo di essere lui la fonte di ogni omofobia. Si inventa persino che il Pd avrebbe perso voti perché non è omofobo:



Ovviamente è del tutto falsa la sua storiella del «fui definito un deputato “omofobo” perché dicevo che i figli nascono solo da mamma e papà». Una rapida verifica sulla stampa dell'epoca è sufficiente ad appurare che il signorino dalle molteplici mogli usò insulti omofobici e non quella frasetta che venne coniata dolo successivamente dalle lobby integraliste:



Quindi il "cristiano" dovrebbe votare chi offre falsa testimonianza mentre sbraita che Dio sarebbe stato stupido a concedere quel libero arbitrio che lui e i talebabi vorrebbero toglierci?
E davvero pensa che l'essere "cristiani" dipenderebbe dall'andare a messa e non dalle proprie opere? Quindi quel prete pedofilo che di spellava le mani al suo comizio leghista sarebbe un "super-cattolico" visto che diceva pure messa prima di stuprare i minorenni persino dentro il confessionale?

E no, caro il nostro Adinolfi. È la libertà di espressione garantita dalla Costituzione e il libero arbitrio garantito da Dio a sancire che si ha pieno diritto di ritenere che chi vota il suo partito non possa essere cristiano e che i suoi elettori saranno destinati agli inferi se non si pentiranno. Seuoi campare sull'odio per i bambini gay e sul piacere che provi nel torturare i malati contro la loro volontà, almeno non tirare in ballo Gesù. Quella è la TUA volontà, non quella di Dio!
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