Il partito di Adinolifi si intestata l'imposizione di simboli confessionali nelle scuole
L'adinolfiniano Miko De Carli ci faccia capire. Lui dice che dedicare una singola giornata scolastica alla prevenzione dell'omofobia e all'educazione al rispetto sarebbe inaccettabile perché si offenderebbe la sensibilità del genitore omofobo che vuole indottrinare i figli all'odio, ma poi si intesta il voler imporre simboli confessionali in classe perché lui se ne frega delle credenze e del sentimento altrui? Dice che il sedicente "cristiano" deve imporsi sugli altri mentre starnazza che le vittime di aggressioni dovrebbero tacere? Ma manco i talebani!
Inizia così a dire che esisterebbe una libertà "giusta" e una "sbagliata". La fantomatica "libertà giusta" è quella che dovrebbe permettergli di imporre i loro simboli ai vostri figli, quella "sbagliata" è quella che riguarda le vittime di odio che chiedono leggi a loro tutela. I crocefissi vanno imposti mentre le vittime di odio non devono avere la pretesa di chiedere tutele.
L'imposizione del crocefisso diventa così parte della sua campagna elettorale, con Gesù che è usato come un simbolo di profitto su cui cercare di speculare. E giura che se si imporranno simboli confessionali ai vostri figli lo si debba al fondamentalismo di Adinolfi:
Insomma, siamo davanti ad un regime confessionale e questi signori se ne intestano pure "il "merito". Speriamo ora che l'Europa intervenga e che garantisca che Adinolfi non calpesti la nostra Costituzione con le sue pretese.
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